La carabiniera Martina Cassarino e la donna disabile minacciata di morte dall'ex: «Ho capito il suo dolore e l'ho convinta a denunciare»

Di stanza a Torre del Greco, in provincia di Napoli, dove i casi di violenza di genere sono numerosi, la marescialla è riuscita a «immedesimarsi» nella vittima per poi salvarla

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di Redazione Web

«Ti ammazzo, ti dò fuoco con la benzina, ti taglio l'altra gamba e ti metto sulla sedia a rotelle». Così una donna di 46 anni disabile è stata minacciata ripetutamente dall'uomo che da tempo la teneva incatenata a sé e che non aveva accettato la fine della relazione che durava da poco meno di un anno. È successo il 6 gennaio ma la carbiniera eroina che l'ha salvata (e che ha poi arrestato l'ex violento), Martina Cassarino, ha raccontato l'episodio nel giorno della festa della donna.

Di stanza a Torre del Greco, in provincia di Napoli, dove i casi di violenza di genere sono numerosi, la marescialla Cassarino è riuscita nell'intento immedesimandosi nella vittima, «percependo il suo dolore, le sue necessità di donna», ha detto all'Ansa.

È partito tutto da una chiamata al 112. I colleghi, dopo l'allarme, sono intervenuti per aiutarla e convincerla a denunciare, ma in casi «di codice rosso è meglio far ricevere le donne da personale femminile», ha spiegato al Corriere della Sera. A quel punto è stata lei ad avvicinarsi, a parlarle. Si è immedesimata nella vittima, «percependo il suo dolore, le sue necessità di donna».

L'obiettivo della carabiniera 26enne è stato uno solo fin da subito: «Volevo che si sentisse sicura di sè che capisse che la donna non è mai inferiore all'uomo. L'ha capito e ha denunciato, si è liberata. È stata una grande vittoria».

Una lotta continua

Oggi le due donne, a distanza di pochi mesi, continuano a sentirsi. La carbiniera le è stata accanto mentre alla 46enne veniva dato il Mobile Angel, lo smart watch collegato al telefono cellulare su cui è installata un'applicazione dedicata in grado di attivare una richiesta di intervento ai carabinieri, per la protezione delle donne in pericolo. «Un dispositivo - ha spiegato la carabiniera - con il quale ora può chiedere il nostro intervento solo premendo un tasto, uno strumento che si sta rivelando veramente efficace nella lotta alla violenza di genere».

Una lotta che continua ogni giorno, non solo l'8 marzo. Perché è bene ricordare, ha concluso Martina Cassarino, che «la vera bellezza di una donna sta nel suo carattere, nel suo coraggio e nella capacità di fronteggiare le difficoltà e farsi spazio nella vita e nel lavoro».


Ultimo aggiornamento: Domenica 10 Marzo 2024, 12:03
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