Rocco Siffredi: «Giravo davanti a mia moglie per vedere le sue reazioni». E medita il ritiro dal porno

Rocco Siffredi: «Giravo davanti a mia moglie per vedere le sue reazioni». E medita il ritiro dal porno

di Domenico Zurlo
Com’è la vita coniugale di un attore porno? Sebbene non sia possibile fornire una risposta univoca che valga per chiunque, data la delicatezza della questione, si può comunque partire da una base. L’opinione, o meglio l’esempio, del più famoso dei pornodivi, un uomo che non ha bisogno di presentazioni, una star che ha conquistato il mondo: parliamo ovviamente di Rocco Siffredi, che intervistato da Novella 2000 ha svelato alcune cose interessanti sul suo rapporto con la moglie Rozsa.

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«Arrivati a una certa età rimanere in questo ambiente non è molto naturale», ha confidato, facendo capire di volersi ritirare a breve dalle scene. In uno dei suoi ultimi lavori, è presente anche la scena di una crocifissione: «Non mi sento più a mio agio come prima - confessa - la crocifissione è un modo per simboleggiare il peso che mi porto dentro da trent’anni per questo lavoro».

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Dietro questa piccola crisi che Rocco sta vivendo, la sua educazione cattolica ed una famiglia che è completamente all’opposto di quella che è la sua vita lavorativa: «Mi sentivo come se la mia famiglia non mi appartenesse più, perché non la meritavo - aggiunge - la gente si stranisce perché sono per l’unità familiare e perché quando parlo di famiglia parlo come un uomo di Chiesa».

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Parole che, per chi le legge, potrebbero stridere con il lavoro di Siffredi: ma per lui è tutto perfettamente normale. Anzi, da un lato consiglia ai giovani attori hard di «non innamorarsi a ogni scena», dall’altro, parlando della moglie Rozsa, ammette le sue colpe: «Giravo le scene davanti a lei per vedere la sua reazione», conclude, ammettendo di averla fatta tribolare, non senza cattiveria.
Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Giugno 2018, 16:47
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