Chiara Ferragni, replica dopo la maxi multa per il pandoro Balocco: «Mia comunicazione fraintesa, impugnerò la decisione dell'Antitrust»

L'imprenditrice ha espresso la sua opinione in merito a tale situazione attraverso le sue Instagram stories

Ferragni dopo la maxi multa per il pandoro Balocco: «Mia comunicazione fraintesa, impugnerò la decisione dell'Antitrust»

di Cristina Siciliano

Chiara Ferragni sanzionata oggi dall'Antitrust insieme a Balocco per aver pubblicizzato il 'Pandoro Pink Christmas', «lasciando intendere ai consumatori che, comprandolo, avrebbero contribuito a una donazione all'ospedale Regina Margherita di Torino». La Ferragni oggi ha replicato sulla vicenda iniziata un anno fa, quando fu lanciato sul mercato il pandoro in edizione limitata “griffato” Chiara Ferragni, per sostenere la ricerca sull'osteosarcoma e sul sarcoma di Ewing a favore dell'Ospedale Regina Margherita di Torino. In sintesi: sanzione di oltre 1 milione alle società riconducibili a Chiara Ferragni e di 420 mila euro a Balocco per pratica commerciale scorretta. A tale proposito, nelle ultime ore Chiara Ferragni ha espresso la sua opinione in merito attraverso le sue Instagram stories sottolineando il suo dispiacere e la sua delusione. 

 

Le parole di Chiara Ferragni dopo la sanzione dell'Antitrust

«Mi dispiace che dopo tutto l'impegno mio e della mia famiglia in questi anni sul fronte delle attività benefica ci si ostini a vedere del negativo in un'operazione in cui tutto è stato fatto in totale buona fede - ha scritto Chiara Ferragni nelle sue Instagram stories -.

Quella con Balocco è stata un'operazione commerciale come tante ne faccio ogni giorno. In questa in particolare ho voluto sottolineare la donazione benefica fatta da Balocco all'ospedale Regina Margherita perché per me era un punto fondamentale dell'accordo. E sapere che quel macchinario che permette di esplorare nuove cure terapeutiche per i bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing ora è lì in ospedale, è quel che più conta».

Chiara Ferragni ha aggiunto: «Sono dispiaciuta se qualcuno possa aver frainteso la mia comunicazione, e messo in dubbio la mia buona fede. Io e la mia famiglia continueremo a fare beneficenza così come abbiamo sempre fatto perché mai vorrò rinunciare a questa parte della mia vita. E dal momento che ritengo ingiusta la decisione adottata nei miei confronti, la impugnerò nelle sedi competenti».


Ultimo aggiornamento: Sabato 16 Dicembre 2023, 11:59
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