«Trump ineleggibile alle primarie dello Stato», la sentenza di un giudice dell'Illinois sulle presidenziali 2024

Il tycoon annuncia ricorso e intanto esulta per la decisione della Corte Suprema che ha aperto alla possibilità di concedergli l'immunità nel processo in cui è accusato di aver complottato per rovesciare le elezioni del 2020

«Trump ineleggibile alle primarie dello Stato», la sentenza di un giudice dell'Illinois sulle presidenziali 2024

di Redazione web

Donald Trump è ineleggibile alle primarie dell'Illinois in vista dell'elezioni presidenziale del 2024. Lo ha stabilito un giudice dello Stato secondo quanto riportato dal New York Times. Le primarie nello Stato si terranno il prossimo 19 marzo, ma poiché è già iniziato il voto anticipato la giudice Tracie R. Porter, una democratica, ha stabilito che Trump può rimanere in corsa almeno fino a venerdì, dandogli così la possibilità di ricorrere in appello. La decisione è stata presa in virtù del 14esimo emendamento, che esclude dalla candidatura qualsiasi politico abbia «partecipato o istigato un'insurrezione». L'Illinois è ora il terzo Stato in cui Trump è stato escluso, dopo Colorado e Maine.

La sentenza del giudice

Il giudice della contea di Cook, Tracie Porter, si è schierato con gli elettori dell'Illinois che hanno sostenuto che l'ex presidente dovrebbe essere squalificato dalle primarie statali del 19 marzo e dalle elezioni generali del 5 novembre per aver violato la clausola anti-insurrezione del 14esimo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti. Le primarie nello Stato si terranno il prossimo 19 marzo ma, poiché è già iniziato il voto anticipato, il giudice ha stabilito che Trump può rimanere in corsa almeno fino a venerdì, dandogli così la possibilità di ricorrere in appello.

Portavoce Trump: «Incostituzionale, faremo ricorso»

 Immediata è arrivata la replica del tycoon che ha annunciato che farà appello contro l'ordine del giudice dell'Illinois di rimuoverlo dalle primarie repubblicane in programma in questo Stato il 19 marzo.

Come precisato dal suo portavoce, Steven Cheung, «oggi, un giudice attivista democratico dell'Illinois ha sommariamente annullato il consiglio elettorale statale e ha contraddetto le precedenti decisioni di dozzine di altre giurisdizioni statali e federali. Si tratta di una sentenza incostituzionale contro cui faremo tempestivo ricorso in appello».

Immunità, la decisione della Corte Suprema

Nella notte, però, Trump ha anche incassato un parziale successo in vista delle presidenziali: la Corte Suprema Usa ha infatti accettato di esprimersi sull'immunità invocata dal tycoon. Deciderà quindi se l'ex presidente può essere perseguito con l'accusa di aver interferito con le elezioni del 2020 e ha stabilito un percorso per una rapida risoluzione. La Corte Suprema ha già affermato in precedenza che i presidenti sono immuni dalla responsabilità civile per gli atti ufficiali, e gli avvocati di Trump sostengono che tale protezione dovrebbe essere estesa anche ai procedimenti penali. La Corte esaminerà le argomentazioni ad aprile, con una decisione probabilmente entro la fine di giugno. «Senza l'immunità - esulta Trump - un presidente non può operare adeguatamente o prendere decisioni nel migliore interesse degli Stati Uniti».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 29 Febbraio 2024, 07:38
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