«Ho comprato lo smartphone a mio figlio di 11 anni, ma lo può usare a una condizione: devo sapere che è sempre al sicuro»

Lindsay avrebbe voluto crescere suo figlio lontano dai pericoli che sono insiti nella tecnologia moderna, ma non è stato possibile e ha dovuto cedere alla richiesta del bambino

«Ho comprato lo smartphone a mio figlio di 11 anni, ma lo può usare a una condizione: devo sapere che è sempre al sicuro»

di Redazione Web

Il rapporto dei giovani con le nuove tecnologie è sempre più spesso al centro di un acceso dibattito. Se da una parte sembra ormai essere inevitabile entrare in contatto con gli smartphone in tenera età, dall'altra c'è chi si batte ancora duramente contro questa tendenza e ne sottolinea i rischi e i pericoli.

D'altronde, il web è uno spazio aperto in cui si trovano tutti i tipi di contenuti, molti dei quali non sono adatti ad alcune fasce d'età e che per questo motivo finiscono per influenzare negativamente i più piccoli, causando diversi problemi: da una visione distorta del proprio aspetto a causa dell'utilizzo diffuso di filtri e fotoritocchi fino all'utilizzo di linguaggi aggressivi e d'odio come principale mezzo di espressione. 

La consapevolezza dei possibili danni che questi strumenti possono causare, tuttavia, non fornisce soluzioni su come affrontare la questione. Se si tratta di un oggetto che inevitabilmente farà il suo ingresso nella vista dei giovani, non è meglio, allora, cercare di mitigare i rischi e concentrarsi sui benefici?

Lindsay è una mamma che ha spiegato su Business Insider i motivi che l'hanno spinta a cedere alla richiesta del figlio 11enne, ovvero comprargli uno smartphone, ma a una condizione: poter sempre controllare la sua posizione tramite la localizzazione

Sicurezza del bambino: rischi e benefici dello smartphone

«"Lo hanno tutti", ha insistito mio figlio di 11 anni. Sapevo che non era proprio così, ma lui si sentiva effettivamente l'unico a non avere un telefono - spiega la mamma -.

Lo chiedeva già da un paio d'anni e persino mio marito aveva iniziato a vacillare nella convinzione di aspettare il più possibile prima di acquistarlo. Ero consapevole che, nonostante la mia resistenza, il giorno in cui avrebbe ricevuto un cellulare si stava avvicinando velocemente». Alla fine, i genitori hanno ceduto. 

Lindsay avrebbe voluto crescere suo figlio come un bambino degli anni '90, lontano dai pericoli che sono insiti nella tecnologia moderna. Le paure sono le solite: finirà per estraniarsi dalla società? Entrerà in contatto con persone poco raccomandabili in rete? Spenderà tutto il suo tempo a guardare video su Youtube? D'altra parte, è diventato difficile distogliere lo sguardo dai vantaggi che uno smartphone poteva assicurare. 

«Ha iniziato la scuola media e sono aumentati i suoi impegni - dice Lindsay -, quindi volevo che avesse sempre la possibilità di chiamarmi, che fosse per un'emergenza o per chiedermi un passaggio. La funzione principale che mi ha convinta a comprargli un telefono, però, è quella che permette di condividere la propria posizione». In precedenza, infatti, una volta visto salire il figlio sull'autobus poteva solo sperare che fosse tutto apposto e se per motivi lavorativi rientrava a casa tardi non aveva modo di sapere se lui fosse già lì e al sicuro. 

«Come mamma - dichiara la donna -, questa funzione mi dà un senso di sicurezza che i nostri genitori non hanno potuto sperimentare, quando noi eravamo piccoli». Non si tratta, comunque, di un'esclusiva dei figli: «Dato che il lavoro di mio marito spesso gli causa problemi d'orario e lo vede spesso in viaggio, ricevo anche la sua posizione in modo da stare tranquilla». 

Certo, i rischi non sono scomparsi, e bisognerà trovare il modo di minimizzarli ed evitare che si passi troppo tempo con gli occhi sullo schermo. D'altra parte, «avere uno strumento che mi permette di sapere dove sono e se stanno bene... è tutto per me». 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Marzo 2024, 15:46
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