Patrigno mostro violenta la figlia: «Calci e pugni per farla abortire». Un incubo lungo sei anni

Patrigno mostro violenta la figlia: «Calci e pugni per farla abortire». Un incubo lungo sei anni
Ha violentato la figlioletta della sua compagna per sei anni, fino a metterla incinta e a tentare di farla abortire picchiandola a calci: un caso terribile, avvenuto in Australia, di cui parlano i media internazionali oggi. L’uomo, che ha 41 anni, avrebbe stuprato la bambina da quando aveva 10 anni, fino ai 16, ed è stato condannato a 15 anni di prigione.

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Un lungo incubo per la bambina, prima vittima di violenze fisiche e verbali, poi violentata: e in tutto questo tempo nessuno si è mai accorto di nulla, nemmeno sua madre, che credeva di lasciarla al sicuro con il suo compagno, ma si sbagliava. L’incubo è finito quando a 16 anni la ragazzina è scappata di casa e ha denunciato gli abusi.

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La goccia che ha fatto traboccare un vaso ormai colmo è infatti stata la gravidanza, avvenuta pochi mesi prima: per farla abortire, il patrigno la prendeva a pugni e calci nello stomaco. Il bambino è nato lo stesso, ma nonostante ciò l’uomo ha continuato a picchiarla e violentarla anche davanti al neonato: secondo quanto accertato dal processo, scrive il Daily Mail, la ragazzina sarebbe stata abusata oltre 1800 volte.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Maggio 2019, 18:34
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