Morte attiva, l'infermiera dell'ospizio rivela cosa accade negli ultimi istanti di vita: «Si sentono le voci e non c'è sofferenza»

In video Julie McFadden ha parlato del processo con cui le persone si avvicinano alla fase finale della propria vita e i loro corpi iniziano il processo di spegnimento

Morte attiva, l'infermiera dell'ospizio rivela cosa accade negli ultimi istanti di vita: «Si sentono le voci e non c'è sofferenza»

di Redazione Web

Le ultime parole dei pazienti prima di morire. Un momento straziante, ma pieno di significato. Per questo motivo Julie McFadden, un'infermiera californiana che lavora in un ospizio, ha aperto qualche anno fa un account TikTok e ha iniziato a raccontare gli ultimi momenti di vita affrontati dalle persone che assiste tutti i giorni. Lo ha fatto attraverso una serie di video che sono diventati virali.

L'obiettivo è quello di educare e normalizzare al pensiero della morte. «C'è qualcosa che la maggior parte delle persone dice prima di morire», ha rivelato. «Di solito è 'Ti amo', oppure cercano di parlare con i propri genitori che per la maggior parte delle volte sono già morti».

In uno dei recenti video, l'infermiera ha parlato di morte attiva, ossia il processo con cui persone si avvicinano alla fase finale della propria vita e i loro corpi iniziano il naturale processo di spegnimento. BuzzFeed ha voluto quindi raccogliere alcune domande dagli utenti per riproporle all'infermiera.

«Quando qualcuno sta morendo, può sentirci o percepirci?»

«Crediamo che qualcuno che sta morendo possa ancora sentirci», ha risposto l'infermiera. «L'udito - ha spiegato la donna - è, in effetti, l'ultimo senso a spegnersi. Sono stati eseguiti Elettroencefalogrammi su cervelli di persone che stavano per morire che mostrano che il sensore uditivo del cervello è ancora attivo. Non siamo sicuri quanto queste persone possano comprendere veramente».

Secondo Julie McFadden, «ci sono pazienti che sono stati in coma farmacologico e che, una volta risvegliati, hanno affermato di aver sentito e percepito le persone che andavano a trovarle».

«Morire fa male?»

«Mi piace sempre dire che morire in sé non faccia male - ha cominciato a rispondere l'infermiera -, soprattutto se si sta morendo di morte naturale».

Il problema non è tanto «la morte» ma i «sintomi che la malattia può portare a chi ne soffre».

«L’atto stesso di morire, probabilmente, non fa male. Ma la malattia può causare sintomi che provocano dolore, ecco perché abbiamo medici e infermieri che possono aiutarti con questi sintomi in modo che tu possa avere una morte il più pacifica possibile», ha spiegato l'operatrice sanitaria tiktoker.

«Mia madre ha l'Alzheimer, mi riconoscerà prima di morire?»

«Direi di no, di solito non succede», ha risposto in maniera secca Julie McFadden. «Ogni tanto - ha continuato l'infermiera -, avrà dei giorni davvero belli in cui all'improvviso si ricorderà dei suoi figli».

Quindi, oltre a quelle poche giornate in cui la memoria sembra tornare, non c'è da essere ottimisti: «Alla fine, l'Alzheimer è una malattia progressiva e, di solito, nell'ultima fase della vita, la persona non parla, è costretta a letto e non riconosce nessuno. E anche se lo facesse, non riuscirebbe a comunicarlo».

Nella tragedia della malattia c'è qualcosa di «buono», ha rivelato Julie McFadden. «Le ultime fasi dell'Alzheimer sono solitamente le più pacifiche. Per anni, le persone soffrono di confusione, paranoia e agitazione perché sono molto confuse. Mentre le ultime fasi della vita di chi soffre di demenza o di Alzheimer sono solitamente piuttosto tranquille perché chi ne soffre dorme fino a 22 ore al giorno».


Ultimo aggiornamento: Martedì 26 Marzo 2024, 15:10
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