Stava celebrando una messa clandestina, con oltre 30 fedeli, violando le misure di contenimento del contagio disposte dalle autorità. All'arrivo della polizia, però, un prete e predicatore ha cercato in tutti i modi di evitare l'arresto, fingendo addirittura di essere stato investito da un mezzo guidato da un agente.
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È accaduto tre giorni fa a Los Angeles, città della regione del Biobio, in Cile. Il paese è in lockdown ma don Juan Herrera Fuentes, nella sua casa, aveva richiamato oltre 30 fedeli per celebrare la messa. Alcuni vicini avevano però segnalato il fatto alla polizia militare, che è intervenuta sul posto ma ha incontrato la resistenza dei partecipanti alla messa. Il più furioso era proprio il sacerdote e predicatore, che per sfuggire all'arresto ha tentato una mossa decisamente patetica: lanciarsi all'indietro contro il retro di un pick-up degli agenti, fingendo di essere stato investito, e non contento ha anche cercato di mettersi sotto il veicolo per simulare una lesione maggiore. Lo riporta il portale cileno Meganoticias.
Una scena decisamente patetica per la simulazione del predicatore, che non si era fatto assolutamente niente.
Alla fine, dopo lunghi momenti di tensione e scontri fisici tra i fedeli (rigorosamente senza mascherina) e gli agenti intervenuti, la quiete è stata ristabilita. Il sacerdote è stato arrestato e rilasciato, ma resta indagato e dovrà pagare una multa. Le sue azioni sono state pesantemente condannate non solo dai vicini, ma anche da alcuni rappresentanti della chiesa evangelica: «Un uomo di fede dovrebbe essere più responsabile».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 29 Marzo 2021, 22:35
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