Donna dichiarata morta in ospedale, si risveglia dentro un sacco di plastica: «L'abbiamo sentita ansimare»

Le condizioni della donna era state valutate da un inserviente dell'hospice dove era ricoverata e poi da un'infermiera, entrambi concordi nel dichiararla morta

Donna dichiarata morta in ospedale, si risveglia dentro un sacco di plastica: «L'abbiamo sentita ansimare»

Come in un film dell'orrore, viene dichiarata morta per sbaglio e infilata in un sacco da spedire alle pompe funebri. Ma una volta arrivata a destinazione, viene ritrovata ansimante dall'operatore che avrebbe dovuto cremarla. La protagonista di questa storia, avvenuta nell'Iowa (Stati Uniti), è una donna di 66 anni, affetta da demenza precoce, ansia e depressione. 

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Il controllo errato

Ricoverata lo scorso 28 dicembre, è stata dichiarata morta il 3 gennaio al Glen Oaks's Alzheimer's Special Care Center. Secondo la ricostruzione della polizia, un membro dello staff del centro di cura, dopo aver svolto un turno di 12 ore, si è reso conto che la donna non respirava e non aveva polso.

Anche l'infermiera che l'ha visitata non è stata in grado di trovare il polso e ha detto che la donna non respirava.

I due hanno valutato le condizioni della donna per 5 minuti, prima di dichiararla morta. Così la signora è stata inserita in un sacco di plastica e inviata alle pompe funebri. Ad accorgersi del tragico errore è stato uno dei lavoratori, che ha subito avvisato i sanitari del 118. La donna respirava a fatica ed è stata subito ricoverata per le cure necessarie. Due giorni dopo è morta, stavolta davvero, con i famigliari al suo fianco. L'hospice che l'aveva in cura è stato multato per 10mila dollari dopo l'accaduto. 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Febbraio 2023, 13:09
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