Coronavirus, in Spagna parrucchieri aperti dal 4 maggio ma non tutti sono d'accordo: «Non siamo ancora pronti»
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Il motivo della posizione dei parrucchieri spagnoli è spiegato da 20minutos.es: il governo ha infatti consentito la riapertura a tutti quei saloni in cui è possibile rispettare determinati protocolli di sicurezza, a cominciare dagli ingressi scaglionati dei clienti (una sola persona alla volta) e dall'utilizzo di dispositivi di protezione individuale (mascherine obbligatorie sia per i parrucchieri che per i clienti, ma anche guanti usa e getta e mantelli usa e getta). Inoltre, per preservare la popolazione più anziana, è stato chiesto ai parrucchieri di differenziare gli orari, offrendo turni riservati. Un'indicazione non semplice da attuare all'atto pratico, specialmente in questi giorni in cui i parrucchieri vengono tempestati di telefonate da parte di clienti che vorrebbero fissare un appuntamento.
Asunciòn, una parrucchiera spagnola, ha spiegato a 20minutos.es: «Ho già chiesto alle mie clienti di darmi de tempo per potermi assicurare con certezza di arrivare pronta al 4 maggio. Ci sono troppe cose ancora non chiare e non sono sicura di poter garantire tutte le misure di sicurezza. Ad esempio: cosa posso fare con le clienti più anziane? Riservare loro l'orario di apertura o quello di chiusura? Inoltre, nessuno mi ha ancora chiarito se sarà necessario installare vetri divisori o se sarò costretta a lasciare i clienti in attesa fuori dal negozio».
Le incognite sulla nuova fase dell'emergenza riguardano anche l'aspetto meramente economico: sarà possibile riaprire e tornare al lavoro, ma gli introiti si preannunciano già inferiori rispetto a prima. La parrucchiera intervistata spiega ancora: «Prima riuscivo a 'servire' due o tre persone contemporaneamente, ora cambia tutto e se prima riuscivo a fare i capelli a 15 signore ogni giorno, ora difficilmente potrò avere più di 6-7 clienti».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Aprile 2020, 18:57
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