«Pericolosi e reazionari»: la Corea del Nord vieta jeans attillati e piercing

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La Corea del Nord ha lanciato una guerra a slang, jeans attillati, tagli di capelli e film stranieri, soprattutto le soap opera sudcoreane, attraverso una nuova legge varata di recente per neutralizzare le minacce del «pensiero reazionario». Lo stesso Kim Jong-un ha scritto lo scorso mese una lettera alla Lega della gioventù, riportata dal Rodong Sinmun, allo scopo di reprimere «comportamenti sgradevoli, individualisti e anti-socialisti» tra i giovani per fermare il linguaggio straniero, le acconciature e i vestiti che ha descritto come «pericolosi e veleni» per la tenuta della società.

Kim ha messo al bando i jeans attillati e pratiche, come il piercing, ritenuti simboli dello »stile di vita capitalista«: è necessario quindi fare di più per impedire alla »cultura capitalista« di conquistare il Paese, è stato il suo monito.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 7 Giugno 2021, 13:50
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