Bimbo caduto nel pozzo a Malaga, gli ultimi aggiornamenti: tre opzioni per raggiungere Yulen

Bimbo caduto nel pozzo a Malaga, gli ultimi aggiornamenti: tre opzioni per raggiungere Yulen

di Simone Pierini
Corsa contro il tempo per salvare il piccolo Yulen. Nuovo giorno di operazione di salvataggio dispiegate per trovare il bimbo di 2 anni caduto nel pozzo a Totalán (Málaga). Da domenica scorsa sono stati dispiegati un centinaio di persone che stanno lavorando per evitare il pezzio. Poco prima della di ieri hanno iniziato a lavorare su una macchina di estrazione per aspirazione della terra all'interno della cavità, ma non ha ancora dato risultati. Il papà e la mamma godono di un supporto psicologico in ogni momento. «Molti twett di appoggio, molti voti, ma nessun mezzo. Lei sa cosa significa un'attesa di 30 ore aspettando che tirino fuori tuo figlio?». Le parole del papà José Roco che sfoga la sua rabbia per la lentezza delle operazioni. «Lei può credere che stamattina alle 11,00 si è saputo che sarebbe venuto un camion da Cadice per rimuovere la terra e che e hanno aspettato che arrivasse per spianare la strada?», ha protestato al programma di Ana Rosà di Telecinco. 

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Il buco nella terra in cui cercano il bambino ha una larghezza compresa tra 20 e 25 centimetri e oltre cento metri di profondità. Di fronte all'impossibilità per un membro della squadra di soccorso di entrarvi, la Guardia Civil ha annunciato ieri l'esistenza di tre alternative per raggiungere il punto in cui si ritiene che sia il piccolo. La prima è quella di scavare un pozzo parallelo, già esistente in passato che doveva servire per evitare frane. La seconda è scavare la collina fino a raggiungere il pozzo. E la terza è quella di usare macchinari pesanti per estrarre roccia, terra e fango il più rapidamente possibile dalla cavità. Dopo aver consultato geometri e ingegneri, che sono venuti sul sito per dare il loro parere sul campo, l'ultima opzione è stato quello che ha preso più corpo. Uno degli argomenti più importanti per prendere la decisione è il tempo che corre contro la vita di Yulen.
 
 


Una volta che la Guardia Civil è venuta a conoscenza dei fatti, domenica scorsa, è stata introdotta immediatamente una telecamera robotica con illuminazione. Durante questa operazione sono stati trovati un sacchetto di caramelle e un bicchiere di plastica, anche se la Guardia Civil non ha ancora confermato il rapporto diretto con il minore. Alla fine, a circa 73 metri di profondità, la fotocamera si è alzata con crolli di sabbia. Pertanto, in seguito, è stato avviato un processo per tentare di estrarre la terra, che si è rivelato molto lento poiché era a malapena possibile avanzare di circa 30 centimetri. Da qui gli sforzi per ottenere un camion di estrazione il più presto possibile. Un'operazione che doveva impegnare un bulldozer grande, che dovrebbe aprire la strada di accesso al pozzo. 

Le fonti dell'operato, dirette dalla Guardia Civil, hanno sottolineato che il lavoro è svolto «senza sosta» e che ci sono dei collegamenti tra le diverse squadre in modo che il salvataggio non si fermi. La Spagna intera è aggrappata a un filo di speranza, che col passare delle ore si fa sempre più flebile. E in Italia riporta alla mente quelle drammatiche ore di 37 anni fa quando tutto il Paese seguì, minuto dopo minuto, in diretta tv la tragedia di Alfredino Rampi a Vermicino.
 
Ultimo aggiornamento: Martedì 15 Gennaio 2019, 17:02
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