Bambino di 15 mesi piange, mamma scioccata dal biglietto anonimo: «Fallo smettere, dobbiamo dormire». È polemica

La donna ha condiviso la sua esperienza sui social cercando un confronto con altri genitori

Bambino di 15 mesi piange, mamma scioccata dal biglietto anonimo: «Fallo smettere, dobbiamo dormire». È polemica

di Redazione web

Il sonno dei neonati, croce (più che delizia) di ogni genitore. Come se non bastassero la frustrazione per le notti insonni e i risvegli continui, talvolta ci si può trovare a dover fare i conti anche con le lamentele del vicinato. È il caso della mamma di un bambino di 15 mesi, che si è ritrovata sotto all'uscio della porta un biglietto anonimo in cui le è stato chiesto di trovare una soluzione ai pianti di suo figlio, perché disturbano il sonno dei condomini. La donna è rimasta piuttosto infastidita dall'accaduto, e ha pubblicato la lettera ricevuta su Facebook per chiedere il parere di altri genitori.

Diventa mamma a 53 anni dopo 21 tentativi (e più di 100mila euro) di fecondazione artificiale: «Non ho mai perso la speranza»

Famiglia con 7 figli, mamma Leonarda: «Come facciamo? Basta organizzarsi. In casa è sempre festa»

Il biglietto dei vicini: «Un pianto inquietante»

La mamma ha condiviso una foto del biglietto sulla pagina Facebook di Sydney Mums. Qui si legge: «Per favore, per sei lunghi mesi abbiamo sopportato un bambino che piangeva in modo molto inquietante a partire dalla mattina presto. Per favore, trova una soluzione. Abbiamo bisogno di dormire tanto quanto te. Sono sicuro che i residenti che sono più vicini a te provano lo stesso». La donna ha fornito maggiori dettagli sulla situazione nella didascalia. «Per la cronaca, il nostro piccoletto ha 15 mesi e in questi giorni abbiamo una routine del sonno piuttosto solida», ha spiegato. «Di solito si addormenta intorno alle 19.30/20, capita che si risvegli per la poppata alle 3/4 del mattino se non ne ha mangiato abbastanza per cena, per poi svegliarsi al mattino intorno alle 6.30/7. È troppo presto per lo scrittore di note anonime?».

La mamma ha poi aggiunto che nelle ultime settimane il bambino è stato ammalato, e quindi è rimasto a casa dal nido. Inoltre, l'ultima settimana è stata particolarmente dura perché il piccolo, con la febbre, si risvegliava ogni due ore a causa del naso chiuso. Per dargli beneficio, il pediatra gli ha prescritto uno spray nasale e di aspirare i muchi, operazioni che gli provocano un pianto disperato. La donna sospetta che la recente malattia di suo figlio possa aver indotto il vicino a inviare il messaggio, ma è ancora frustrata dal fatto che stiano «facendo storie» per un bambino che piange. La mamma ha concluso il suo post dicendo che stava pensando di vendicarsi in modo «meschino» attaccando il biglietto sulla bacheca del suo palazzo con dei tappi per le orecchie e scrivendo «Ecco la tua soluzione». Ma sa che questo provocherà solo più ostilità, quindi ha chiesto al gruppo suggerimenti su cosa fare.

I commenti

Il post ha scatenato i commenti delle mamme, che non sono state parche di soluzioni altrattanto "meschine". «Farei piangere il bambino in un altoparlante. È come se pensassero davvero che ti piace far piangere il tuo bambino per il tuo divertimento», ha detto un membro del gruppo.

Un altro ha suggerito: «Metti la nota sulla bacheca e scrivi una nota dicendo che sfortunatamente i bambini piangono e tu stai facendo del tuo meglio». Poi qualcun altro ha elaborato questa idea, dicendo: «Vorrei rispondere con, 'Ciao Anonimo, grazie per essere stato così discreto nella tua nota non lasciandomi alcun dettaglio a cui rispondere, è per qesto che l'ho appesa all'ingresso in modo che tu e tutti gli altri inquilini la possiate vedere. Mi scuso che il mio bambino pianga disturbando la tua tranquillità. Come forse saprai o forse no, i bambini non hanno altro modo di comunicare se non piangere e sfortunatamente non mi capisce quando gli chiedo di abbassare la voce dato che ha 15 mesi». «Ovviamente non hanno figli», ha osservato un'altra persona.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 8 Giugno 2023, 14:22
© RIPRODUZIONE RISERVATA