Amazzonia, 4mila nuovi incendi dopo il divieto del governo. Bolsonaro assente al vertice: «Deve operarsi»

Amazzonia, 4mila nuovi incendi dopo il divieto del governo. Bolsonaro assente al vertice: «Deve operarsi»
Il fuoco continua: quasi 4.000 nuovi incendi boschivi in Brasile nei due giorni successivi al divieto del governo di bruciare deliberatamente l'Amazzonia. Circa 3.859 nuovi focolai sono stati registrati dal National Space Research Institute (Inpe) del paese nelle 48 ore successive al divieto di 60 giorni di incendiare gli alberi. Circa 2.000 di questi incendi erano nella foresta amazzonica.

Le cifre, scrive l'Independent, arrivano come l'ultimo colpo di una crisi ambientale che ha causato il panico in tutto il mondo e che ha guidato l'agenda del recente vertice del G7 in Francia. 
Più di 72.000 incendi erano già stati rilevati in tutto il Brasile tra gennaio e agosto, il numero più alto dal 2013 con un aumento dell'83% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

Dato che è la più grande foresta pluviale del mondo, il destino dell'Amazzonia - spesso chiamato il "polmone del mondo" - è considerato dagli esperti dei cambiamenti climatici come chiave per il futuro del pianeta. È vitale per rallentare il riscaldamento globale fornendo al contempo circa il 20% dell'ossigeno nel mondo. La sua distruzione - deliberata o meno - riduce la capacità della natura di aspirare anidride carbonica dall'atmosfera.


BOLSONARO ASSENTE AL VERTICE: NUOVO INTERVENTO Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro non andrà al vertice regionale sull'Amazzonia, in programma venerdì, perché due giorni dopo dovrà essere sottoposto ad un nuovo intervento chirurgico, il quarto da quando, il 6 settembre di un anno fa, venne feriti a coltellate durante un evento elettorale. Lo ha annunciato il suo portavoce, secondo cui «il presidente deve seguire una dieta a base di liquidi a partire da venerdì», circostanza che rende «praticamente irrealizzabile» il viaggio in Colombia, dove si terrà il vertice che era stato proposto da Lima e Bogotà il 27 agosto scorso nel pieno dell'emergenza per gli incendi in Amazzonia.

Bolsonaro deve essere nuovamente operato per un'ernia della parete addominale, intervento che dovrà essere seguito da dieci giorni di convalescenza, hanno fatto sapere i medici di San Paolo che lo hanno in cura. Il presidente ha comunque assicurato che questa operazione non gli impedirà di andare a New York all'Assemblea generale dell'Onu, che si apre il 24 settembre, per difendere la posizione del Brasile sull'Amazzonia.

«Mi presenterò alle Nazioni Unite anche se dovessi andarci in sedia a rotelle o su una barella», avrebbe detto.
Il portavoce di Bolsonaro ha quindi fatto sapere che Brasilia manderà un «sostituto» del presidente o chiederà il rinvio del vertice previsto a Leticia, una città situata nell'Amazzonia colombiana, al confine tra Colombia, Perù e Brasile. 

Ultimo aggiornamento: Martedì 3 Settembre 2019, 13:09
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