Salario minimo, raggiunto l'accordo sulla direttiva Ue. «Non lo imporremo all'Italia»

Salario minimo, raggiunto l'accordo sulla direttiva Ue. «Non lo imporremo all'Italia»

Raggiunto l'accordo sulla direttiva Ue per il salario minimo. Lo ha annunciato la Commissione per l'occupazione e gli affari sociali del Parlamento europeo (Empl) sul suo account Twitter. I dettagli verranno illustrati in una conferenza stampa in programma stamani alle 9:30 a Strasburgo, aggiunge l'Empl.

Salario minimo, presidenza Ue: «Una tappa importante»

«Una tappa importante per l'Europa sociale». Così la presidenza di turno francese dell'Ue ha commentato l'intesa raggiunta stanotte sulla direttiva per il salario minimo tra Consiglio, Parlamento e Commissione Ue. «Nel pieno rispetto delle diversità nazionali - si legge in un tweet - il provvedimento favorirà dei salari minimi adeguati nell'Ue e lo sviluppo della contrattazione collettiva».

Non lo imporremo all'Italia

«Non imporremo un salario minimo all'Italia, non è questo il punto». Lo dice il commissario Ue al Lavoro, Nicolas Schmit, in conferenza stampa dopo l'accordo politico sul salario minimo raggiunto nella notte tra le istituzioni europee. «Sono molto fiducioso che alla fine il governo italiano e le parti sociali raggiungeranno un buon accordo per rafforzare la contrattazione collettiva, soprattutto per coloro che non sono ben tutelati, e alla fine arriveranno alla conclusione che potrebbe essere importante introdurre il sistema salariale minimo in Italia.

Ma spetta al governo italiano e alle parti sociali farlo», sottolinea.

Giorgetti: Non penalizzi contrattazione esistente

Il salario minimo non deve penalizzare la contrattazione esistente in Italia. Lo afferma il ministro dello Sviluppo Economico Gancarlo Girgetti sottolineando che «la decisione dell'Unione Europea lascia grandi margini ai Paesi membri per declinare questo principio in base alla realtà e alle caratteristiche di ogni Paese». «Ad esempio - ha aggiunto - noi abbiamo una contrattazione molto molto avanzata anche di secondo livello e quindi in qualche modo questo strumento non deve penalizzare delle forme che abbiamo sperimentato con successo».


Ultimo aggiornamento: Martedì 7 Giugno 2022, 12:06
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