Truffa dell'olio, l'esperto: «Prezzo basso? Non vi fidate. Meglio scegliere prodotti bio»


di Valeria Arnaldi
Alessandro Chiarelli, presidente del consorzio filiera olivicola Cofiol: quali sono i criteri che deve seguire il consumatore per essere certo di acquistare un olio extravergine di oliva di buona qualità?
«Guardare al brand può essere utile: un marchio controllato permette di stare tranquilli anche sul prodotto. Un ottimo indicatore è il prezzo. Un olio di buona qualità non costa mai meno di 14 euro al litro. Non bisogna scendere a compromessi sul costo».

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Importante è anche la zona di produzione?
«La definizione olio comunitario non è sufficiente, può nascondere oli di bassa qualità, bisogna cercare l'olio italiano. Ed è meglio se è biologico. Visto che per essere indicato come bio deve superare un doppio controllo, è più difficile sia contraffatto».
L'etichetta non è tra i primi parametri di scelta?
«Purtroppo le etichette non sono chiare come dovrebbero. Sanno leggerle gli esperti, non il consumatore medio. Inoltre, alcune informazioni sono scritte in caratteri tanto piccoli che servirebbe una lente di ingrandimento».
E il sapore cosa ci dice?
«L'olio di buona qualità si sente, si accompagna a un lieve pizzicore. Se non pizzica e non si sente non è extravergine. E attenzione: comprare un olio falsificato può far male alla salute».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Maggio 2019, 09:04
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