Nancy Brilli su Leggo: «Challenge, non state a guardare»

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Me lo impedirebbe il pudore, di affrontare quest’argomento, ma non so in quanti, veramente un’enormità, mi scrivono sulla recente tragedia dei tiktokari, per i quali si propongono durissime punizioni. Tutti sorpresi, tutti sbalorditi. Tutti attivissimi, con il senno del poi. Non capisco però come nessuno degli scriventi si sia accorto, con il senno del prima, di che livello di pericolosità abbiano raggiunto queste challenge, queste sfide. Già da tempo spaventatissima ne riassumo alcune miseramente note: la planking challenge, che prevede ragazzi sdraiati sull’asfalto di strade trafficate, e vediamo che succede. La blackout challenge, ci si lega al collo una sciarpa o una corda o una cintura, ci si appende, e vediamo che succede. La balconing challenge, in cui si salta da balconi o finestre di un piano altissimo direttamente dentro una piscina, e vediamo che succede. La fire challenge, dove si dà fuoco a un oggetto per poi giocarci, e vediamo che succede. Ognuna di queste conta morti e feriti. Se si fa un rapido giro in rete, ce ne sono decine, di queste boiate, e tutte a rischio vita. Adulti, sveglia, porcaccia la miseria! Che caspita fate, dove siete mentre i figli stanno rischiando per sé stessi e per altri? Magari state là pure voi, a “vedere che succede”. Perché una cosa è certa, questi sono fuori controllo. Ma il controllo dovreste averlo voi.
Ultimo aggiornamento: Martedì 20 Giugno 2023, 08:08
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