Nancy Brilli su Leggo: «L'applausometro del narcisista»

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Ylaria ha avuto una storia con un narcisista. Racconta che all’inizio si era innamorata perché lui era simpatico, affascinante, faceva di tutto per conquistarla. È iniziata con apparente reciproca adorazione, ma, dopo veramente troppo poco, è partita la fase due, in cui, secondo quello, non andava bene più niente, Ylaria era tutta sbagliata, faceva male qualsiasi cosa. Si sentiva obbligata anche a sopportare il di lui vizio di flirtare con varie donne, mentre, per contro, le faceva assurde scenate di gelosia, anche molto aggressive. Lei si sentiva intrappolata, ma incapace di pensare a sé stessa se non come lui la descriveva. Era riuscito a convincerla che fosse poco meno che demente, vecchia e brutta, e lei, pur arrabbiata, pur gelosa, restava attaccata come cozza al suo scoglio. A un certo punto l’ha lasciata, dandole colpa di tutto, e, dopo veramente troppo poco, si è messo con un’altra, più conveniente per la sua ambizione. Ylenia, dopo veramente troppo tanto, si chiede ancora perchè sia caduta nella rete così banale, così millimetricamente studiata e descritta, di un narciso. Eh, bella mia. Per dirla come Galimberti, a quelli così manca l’organo della relazione, non investono sugli altri, ma solo su di sé, e tu gli hai fatto solo da applausometro. Non te la prendere con te stessa, il narcisista è l’unico nevrotico che non si può curare. Vogliti bene, ma veramente: da mai troppo subito.
Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Aprile 2023, 08:54
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