Emanuele Compagno, l'avvocato assegnato d'ufficio alla famiglia Turetta, spiega ai giornalisti gli elementi che lo portano - allo stato dei fatti - a escludere la premeditazione da parte di Filippo Turetta nell'omicidio di Giulia Cecchettin. A sostenere la sua tesi porta la mancanza di soldi del giovane, trovato privo di contanti al momento dell'arresto, e la scelta di fuggire in Germania.