TERNI «Non vedo l’ora di finire questo campionato, poi potrei abbandonare il mondo del calcio». Mica da poco la bomba sganciata da Stefano Bandecchi nel giorno della vigilia di Ternana-Avellino. I tifosi attendono con trepidazione la partita che potrebbe regalare la matematica certezza del ritorno in Serie B. Ma la dichiarazione fa rapidamente il giro della città. C’è chi pensa ad una provocazione, un messaggio tra le righe o piuttosto una riflessione da imprenditore in un mondo del calcio pieno di problemi. Come spiega lo stesso presidente della Ternana al Messaggero c’è un po’ tutto: «Il mondo del calcio è drogato perchè non si autosostiene e per questo dovrebbe rivedere il suo status economico - spiega Bandecchi - è ridicolo che grandi società come Juventus, Milan, Inter, Roma, Napoli abbiano così tanti debiti. E’ ridicolo che squadre più piccole non li abbiano solo perchè compensano con i prestiti degli imprenditori di riferimento. In sintesi, il calcio non rende niente. E’ una riflessione che Mauro Balata, presidente della Lega B, fa da molto tempo. Tra Serie A e Serie B ci sono contenziosi economici sui diritti tv da milioni di euro. La Serie C boccheggia in una situazione disperata. Il girone B addirittura rischia di perdere una squadra a campionato praticamente finito. Almeno nel nostro girone il Trapani è fallito all’inizio. Mi chiedo se questo sia il modo per investire denaro. Il calcio italiano era il migliore del mondo. Oggi ci sono problemi che si vedono lontano un chilometro. La prima è la mancanza di sostenibilità dell’investimento. Ho avanzato la proposta di riqualificazione dello stadio perchè per una società è indispensabile. Le società di calcio dovrebbero potersi occuparsi di sociale con collegamenti industriali forti. Devono poter lavorare e insieme giocare al calcio. Sono un uomo pratico, propongo di un modello che non è inedito ma è l’unico che farà sopravvivere il calcio».
Ultimo aggiornamento: Sabato 3 Aprile 2021, 14:32
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