Quando Furlan diceva: «A Terni ho trovato il mio equilibrio»

Quando Furlan diceva: «A Terni ho trovato il mio equilibrio»

di Giuliana Scorsoni

In attesa della partita del 3 aprile 2021 che potrebbe decretare la promozione matematica della Ternana in serie B proponiamo le interviste più belle fatte durante l'anno. 

Cerco un centro di gravità permanente, andava cantando Franco Battiato negli anni ottanta, quando il nostro protagonista di oggi ancora non era nato e lui, Federico Furlan, il suo “centro” lo ha trovato a Terni. «Se tutto ha un inizio, Terni per me è una città magica», afferma sorridendo la Fera con il numero 7 stampata sulla maglia, mentre pensa che lo “sliding door” della sua vita sia stato proprio venire alla Ternana e ne deve essere talmente convinto che dopo 3 anni in giro per l'Italia rieccolo in rossoverde.
«A Terni è iniziata la mia convivenza con Alice; a Terni ho preso un cane; a Terni è nata la mia prima figlia: Allegra Miranda». Fermo, fermo una cosa alla volta. Chi è Alice? Il viso si illumina e lo sguardo si perde: «La mia compagna da nove anni. L'ho conosciuta quando giocavo nel Varese. L'ho vista in un bar e mi è subito piaciuta. Sono riuscito ad avere il suo numero di telefono e ho cominciato a mandarle messaggi». Corrisposto? «Si, subito». Anime gemelle. «Si è vero, ci compensiamo, ci piace fare shopping, conoscere ristoranti nuovi e stare sul divano a vedere un film», ma qui nascono problemi. «A me piacciono film di fantascienza, d'azione, a lei romantici. Io adoro Carlito's way...capisce?». E allora? «Troviamo una commedia brillante e ridiamo», un giusto compromesso. In comune hanno anche la voglia di viaggiare. New York la loro meta preferita: «Central Park è un luogo incantato, l'abbiamo percorso in bicicletta  e ce lo siamo girato tutto», allora potrebbe trovare bello il romanticissimo film “A piedi nudi nel parco”. Ci pensa.
Il viaggio che lo ha affascinato di più, però, è stato quello in Giappone:«A parte il fatto che dopo otto giorni di sushi e sashimi non ne potevo più!» e ci crediamo, per uno che adora la carbonara. «Mi fa impazzire! Due anni fa, quando andavo spesso a Roma per l'infortunio, la cosa che mi tirava su di morale era farmi una carbonare dopo le terapie». Ma la sa cucinare? «Chi? Io? Scherza? C'è Alice». Ecco torniamo ad Alice. «La vita dopo il suo arrivo è cambiata. Tornare a casa e trovare lei dietro la porta è bello e da quest'anno, trovarci anche la piccoletta è una felicità che non si commenta», il pensiero va alla maliconia provata a quindici anni, quando ragazzino venne preso dal Milan. «Un'esperienza bellissima, formativa, ho avuto la possibilità di allenarmi accanto a Pirlo, Kaka sotto la guida di Ancelotti. I miei compagni nella Primavera erano Darmian, Palosky e il nostro allenatore Chicco Evani è un uomo a cui devo molto. E' stato lui a portarmi a San Marino per la prima esperienza nei professionisti».
Dicevamo Terni come inizio di tante esperienze. Dopo la convivenza con Alice, ha parlato di un cane:«Si! Cesare! Un bulldog francese. L'ho chiamato come il protagonsita del “Pianeta del scimmie”, altro film che adoro. Non avevo mai avuto un cane e non pensavo ci si potesse far coinvolgere così tanto. Ti riempie la vita, quando arrivo a casa mi salta addosso, perchè io sono riconosciuto come quello con cui giocare. Però, mi sono rovinato...», In che senso scusi? «Perchè avrei voluto chiamare mio figlio Cesare e ora come faccio? Mica posso dargli il nome del cane?». Fortunatamente è nata una femmina.
E' spontaneo e genuino, come la gente di Terni. Ha un unico rimpianto:«Non aver finito la scuola. Mi sono fermato alla terza ragioneria. Mi piacerebbe riprendere gli studi, ma non credo di averne più le capacità». 
E mentre afferma di non essere un romantico e di preferire i fatti alle parole, precisa che non dimentica un compleanno.

Lo vede che è romantico? ««No, ho solo buona memoria». Vedremo quando arriveranno i compleanni di Allegra Miranda.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 2 Aprile 2021, 22:27
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