iPad Air e Kindle HDX 8.9: La sfida di Amazon
a Apple sui tablet di nuova generazione
di Andrea Andrei
L'iPad Air. Nessuno si aspettava una vera rivoluzione dal nuovo tablet di casa Apple. Ma forse è proprio per questo che l'iPad Air, la nuova versione della tavoletta con la Mela, ha sorpreso molto il pubblico. Mentre si pensava già all'ennesima versione aggiornata dei dispositivi precedenti, la casa di Cupertino ha invece svelato un iPad che già nella forma introduce una novità importante rispetto al predecessore di quarta generazione: è più sottile del 20%, più leggero del 28% (pesa solo 469 grammi) e la cornice intorno allo schermo è molto meno invasiva. Potremmo dire che l'iPad Air assomigli molto all'iPad Mini, solo che a differenza di quest'ultimo è da 9,7 pollici. La maneggevolezza della tavoletta, in tal modo, è migliorata sensibilmente. Per non parlare degli aspetti tecnici: un display Retina godibilissimo, accompagnato da un touchscreen che è uno dei punti di forza dei prodotti Apple. Il processore A7 garantisce grande stabilità ed efficienza.
La nostra prova dell'iPad Air è stata molto soddisfacente e il dispositivo si è rivelato veloce e versatile. Il sistema operativo, iOS, è una garanzia. La navigazione internet è fluida, la risoluzione dell'immagine è ottima. Non c'è da stupirsi quindi che al Mobile World Congress di Barcellona, il più importante evento sui dispositivi mobili, l'iPad Air sia stato premiato come Miglior Tablet Mobile dell'anno. Lo scoglio, come ormai ci ha abituato l'azienda fondata da Steve Jobs, è nel prezzo: si parte da 479 euro, per la versione da 16 gigabyte solo wi-fi, che diventano 599 se si vuole anche il collegamento tramite sim, per arrivare al costo folle di 869 euro per la versione da 128 giga Wi-fi + Cellular.
Il Kindle Fire HDX 8.9. E se Apple, in cambio della qualità, chiede ai propri clienti di non badare a spese, per Amazon l'aspetto economico resta centrale. Non fa eccezione il Kindle Fire HDX 8.9, che pur avendo delle caratteristiche da tablet di alta gamma, va dai 379 euro della versione da 16 giga ai 479 di quella da 64 giga (non esistono versioni con la sim card). In pratica, con la stessa cifra che si sborsa per la versione base di iPad Air, si acquista il top di gamma di Amazon.
Anche il Kindle Fire HDX 8.9 può vantare una maneggevolezza mai vista prima in una tavoletta, forse anche migliore che nel dispositivo con la Mela. Più che per le dimensioni, molto sottili, quello che davvero sorprende è il peso, ridottissimo, di 374 grammi. Una vera novità per i Kindle Fire, le cui prime versioni non erano affatto leggere, a dispetto delle piccole dimensioni. Stavolta Amazon è riuscita a conciliare la sostanza con la forma. Il display è in altissima risoluzione, il processore quad-core da 2,2 GH garantisce una buona velocità. Le prime volte che si prende in mano un Kindle Fire HDX 8.9 si viene colpiti anche dalla fluidità e dalla qualità del touchscreen, che nelle precedenti versioni di Kindle non erano certo eccezionali. Il nuovo tablet dell'azienda di Jeff Bezos si conferma uno dei migliori in circolazione per guardare video, ascoltare musica e leggere fumetti. Ma il vero punto critico, quello che fa la differenza, è la navigazione internet. Il nuovo browser, “Silk”, non è affatto all'altezza delle aspettative. Anzi, la navigazione, che all'inizio sembra non dare problemi, dopo un po' diventa sempre più lenta, fino addirittura in alcuni casi a bloccarsi del tutto, soprattutto nella riproduzione dei video.
Una nota negativa che finisce per incidere molto sulla qualità generale del prodotto. Senza considerare che Amazon, anche se può contare su un catalogo multimediale vastissimo, non ha ancora un'offerta di app per Kindle paragonabile a quello di Apple per iOS.
And the winner is... Insomma, il confronto fra iPad Air e Kindle Fire HDX 8.9 viene vinto dal dispositivo di Apple, nonostante la ragguardevole differenza di prezzo. Ma il nuovo tablet di Amazon dimostra che produrre tavolette di alta qualità a prezzi ragionevoli è possibile. E chissà che alla prossima sfida Apple non finisca per doversi preoccupare sul serio.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Marzo 2014, 08:51
