Social network, come usarli in sicurezza e insegnare a farlo ai minori: 8 suggerimenti per i genitori

Social network, come usarli in sicurezza e insegnare a farlo ai minori: 8 suggerimenti per i genitori

di Paolo Travisi

Internet è una risorsa, i social uno strumento prezioso, ma anche nocivo. Quanto accaduto e quanto sta accadendo sui social, in particolare su Tik Tok, usato dai minori anche di 13 anni, ora vietato anche dal Garante italiano è un campanello d'allarme, spesso tardivo per i genitori. Il controllo è sempre necessario. Ma come fare?

Ecco che Facebook, il capostipite dei social, ha stilato una serie di linee guida, che possono essere molto utili ai genitori e tutori di minori e che possiamo ridurre in 8 regole chiave.

Basi digitali

"Per proteggere tuo figlio online devi iniziare insegnandogli le competenze di base relative alla sicurezza: come scegliere una connessione Wi-Fi sicura, come riconoscere i siti web sicuri e come applicare le impostazioni sulla privacy" scrivono sul link di Facebook. Qui il link alla guida Facebook per saperne di più.

Parlate di Rete 

Numerose ricerche dimostrano che già a partire dai sei anni, in realtà anche prima, molti bambini hanno accesso a smartphone o tablet, motivo sufficiente per parlare di tecnologia già in tenera età e prima dell'età critica dei 13 anni, momento in cui saranno liberi di aprire un account social. Inoltre se pensate che ci siano dei minori di 13 anni su Facebook o Instagram, segnalatelo alle piattaforme usando questo form per FB. Se poi i nostri figli sono già sui social, è consigliabile divenire amici virtuali e seguirli.

Le regole della condivisione

Mai accettare caramelle da uno sconosciuto. Un divieto tramandato da genitori a figli da generazioni. La cosa più importante da insegnare ai propri figli per aiutarli a capire come e quando condividere le informazioni personali perché il contesto è sempre importante. In alcuni casi potrebbero dover condividere informazioni come il nome e la data di nascita per avere accesso a siti e app. In altri, potrebbero voler condividere informazioni sulla propria vita tramite le foto. I giovani utenti dei social devono capire se una richiesta di informazioni proviene da una piattaforma o una persona affidabile. "Insegna a tuo figlio o tua figlia che le persone che non rispettano le sue informazioni personali non devono avere accesso ad esse" scrive Facebook.

Conoscere ciò che non si conosce

Quando i nostri figli si iscrivono alle community online, vogliamo avere la certezza che l'ambiente che frequentano sia sano e positivo. Per molti giovani, le community online sono un'estensione di quelle nella vita reale. Anzi, è possibile che interagiscano con le persone in modi simili sia online che offline, ad esempio facendo battute, condividendo contenuti, supportando gli interessi degli amici, pianificando eventi, litigando e flirtando. Aiuta tuo figlio a partecipare alle community online in modo sicuro e sano spiegando innanzitutto cosa sono le relazioni sane, basate sul rispetto reciproco.

Inoltre se c'è un servizio online che i vostri figli utilizzano e di cui voi non conoscete nulla, chiedete loro di mostrarvelo. 

Prova a essere un buon modello di comportamento.

L'idea secondo cui ai bambini bisogna dare il buon esempio perché imitano le azioni dei grandi è vera tanto online quanto offline. Se imponi dei limiti di orario in cui tuo figlio può usare i social media o stare online, per esempio niente chat o tecnologia dopo un certo orario, è necessario che il rispetto parta per primo dal genitore.

Non tutto quel che si legge sui social è la verità
 

Ormai ci si informa più facilmente sui canali social che sui giornali, ma non sempre le informazioni che si trovano online (non sui siti delle testate giornalistiche) sono attendibili. Capire quali informazioni sono attendibili e quali no è difficile per tutti, non solo per i giovani. Ecco perché una parte importante dell'interazione digitale e della formazione delle community online sane consiste nel verificare i contenuti prima di condividerli. "Insegna a tuo figlio a porsi le cinque domande di verifica, prima di fidarsi di un contenuto online o di condividerlo: Da dove proviene? Chi li ha creati? Quando sono stati creati? Dove sono stati creati? Perché è stato creato?" scrive Facebook.

Chiedi ai tuoi figli di farti da insegnante.

Non usi un determinato social? Se i tuoi figli hanno già dimestichezza con una particolare app o piattaforma, possono rivelarsi un'ottima risorsa e puoi approfittare di questi momenti per parlare di sicurezza, privacy e protezione. Ad esempio, puoi porre loro domande sulle impostazioni sulla privacy quando configuri il tuo account Facebook. Come la maggior parte dei genitori sanno, ai figli piace avere la possibilità di vestire i loro panni ogni tanto.

Fidatevi di voi stessi

In generale, per le attività online dei vostri figli potete adottare lo stesso stile genitoriale che adottate per le loro attività offline. Se pensate che i vostri figli rispondano meglio a delle regole ben definite, allora create una sorta di contratto da sottoscrivere insieme. Se invece ritenete che un approccio meno strutturato sia quello più giusto, allora premuratevi semplicemente di fargli conoscere i principi di base.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Febbraio 2021, 12:47
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