SentBuck, le tue emozioni raccolte dai social:
unaiu to alla medicina e alla pubblicità

SentBuck, le tue emozioni raccolte dai social: un aiuto alla medicina e alla pubblicità

di Antonio Bonanata
​Lo sviluppo vertiginoso dei social network ha spalancato le porte al “targeting advertising” e altre tecniche innovative di pubblicità mirata: in base agli interessi e alle ricerche degli utenti, i messaggi commerciali vengono predisposti su misura, adattati a ciascun profilo. La piazza virtuale dove queste tecniche pubblicitarie hanno avuto più successo è quella di Facebook, il più popolare dei social network.



Uno studio dell’Università Autonoma di Madrid (UAM) ha fatto un passo ulteriore. Condotto dal professor Alvaro Ortigosa e dalla sua equipe, ha messo in evidenza le emozioni e gli stati d’animo dagli utenti che emergono dagli status e da tutto ciò che quotidianamente essi scrivono a beneficio degli “amici”. Ortigosa è direttore del Centro nazionale di eccellenza in ciber-sicurezza presso la UAM e si è avvalso di ricercatori specializzati nel campo del linguaggio e dei sistemi informatici. Insieme hanno sviluppato SentBuck, una applicazione in grado di cogliere automaticamente la condizione psicologica degli utenti di Facebook, scannerizzando mediante algoritmi i messaggi lasciati in rete. I risultati del loro lavoro sono stati pubblicati sulla rivista “Computers in Human Behaviors”.



«Il sistema» spiega il coordinatore della ricerca «si basa su due algoritmi: il primo calcola la carica emozionale di ciascun messaggio e lo classifica come positivo, negativo o neutro. Il secondo deduce l’umore di chi scrive dal confronto con il “peso emotivo” degli ultimi messaggi». Ortigosa prosegue affermando che per mettere a punto l’app si è utilizzata una tecnica di analisi del linguaggio naturale finalizzata a riconoscere parole significativamente importanti dal punto di vista emotivo. SentBuck usa anche un sistema di classificazione automatica, del tipo “machine learning”: partendo da un gran numero di frasi, valutate da una mente umana in base alla diversa carica emotiva che hanno, si è trasferito questo parametro alla nuova app, di modo che essa possa riprodurre la stessa classificazione, proprio come se fosse fatta da un essere umano. Il peso emotivo assegnato da SentBuck a ciascuna frase è il frutto della combinazione di entrambe queste valutazioni.



I ricercatori della UAM sono convinti che questa applicazione possa trovare campo fertile nell’apprendimento online, per assegnare agli alunni i compiti più adatti nel momento migliore. «Le informazioni ottenute da SentBuck si potranno usare per evitare di proporre attività particolarmente complesse in fasi negative, o comunque meno positive del solito» avverte il professor Ortigosa, che poi aggiunge: «Quando si è giù di morale, si potranno assegnare compiti a basso contenuto pedagogico, ma volti a motivare gli allievi». Coloro che fanno parte di una classe online, infatti, hanno poco o nulla da condividere tra loro. Quindi, spiega il coordinatore dello studio, se in un dato momento si registrerà un picco di negatività in un insieme rappresentativo di allievi, vorrà dire che la variazione dell’umore si dovrà attribuire a qualcosa che riguarda il corso. Il sistema, in tal caso, avviserà il docente.



Alvaro Ortigosa parla di SentBuck come di un vero e proprio termometro emotivo degli utenti di Facebook. I dati ricavabili con questo sistema si potranno usare in numerosi contesti, ad esempio in un monitoraggio a distanza tra malati o per misurare il tasso di soddisfazione dei consumatori. Soprattutto in ambito commerciale, infatti, i brand potranno ricevere le informazioni necessarie per migliorare prodotti e servizi offerti a potenziali clienti.
Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Dicembre 2014, 11:15