Sinner, Thomas Fabbiano non ha dubbi: «Può arrivare presto ad essere il numero 1 al mondo»

Il tennista ex numero 70 al mondo fa il punto sullo stato di salute del tennis azzurro

Sinner, Thomas Fabbiano non ha dubbi: «Può arrivare presto ad essere il numero 1 al mondo»

di Redazione web

Jannik Sinner non smette di stupire. All’Australian Open il tennista azzurro ha ricominciato la stagione così come l’aveva chiusa, in uno splendido finale di 2023, protagonista alle Atp Final di Torino e vincitore della Coppa Davis con la Nazionale.

Del talento numero 1 del tennis italiano, Leggo ne ha parlato con l’ex tennista professionista Thomas Fabbiano all’evento organizzato da Le Coq Sportif all’Aspria Harbour Club di Milano, in occasione della presentazione della nuova linea di abbigliamento e scarpe tennis per la nuova stagione, iniziata in questi giorni a Melbourne e dove un altro azzurro come Arnaldi ha indossato i nuovi capi dell’azienda francese. «Onestamente me l’aspettavo – spiega Fabbiano – nel 2018 ci siamo allenati assieme e già all’epoca avevo intravisto le sue potenzialità. Aveva già caratteristiche fisiche fuori dal comume e una qualità nei colpi che pochi hanno. Poi è un ragazzo che affronta le sfide con la massima serenità».

Fabbiano vota Sinner

Fabbiano, best ranking nel 2017 con il 70esimo posto, 90 incontri disputati all’interno del circuito ATP, protagonista di importanti vittorie come quella con Tsitsipas a Wimbledon nel 2019, o con Thiem agli US Open nello stesso anno, oggi 34enne e che si è trasferito a Sanremo dove ha anche aperto un centro padel. «Sinner era già adulto a 18 anni, tanto per capirci… - continua il suo racconto – E’ da due anni nei primi dieci tennisti della classica Atp. Io credo che in poco tempo possa davvero diventare il numero uno al mondo e se le meriterebbe. Anche perché Djokovic non potrà essere eterno e l’età sta dalla parte di Jannick.

Lui e Rune saranno i protagonisti dei prossimi anni».

 

Non solo Sinner

Ma non solo Sinner, Fabbiano scommette anche su un altro tennista azzurro: «Arnaldi può crescere ancora parecchio, l’ultima parte della scorsa stagione lo ha dimostrato. E anche Musetti darà parecchie soddisfazioni». Un movimento, quello tennistico, in costante crescita in Italia dopo anni davvero da incubo. «Il vento finalmente è cambiato, anche grazie a tv come SuperTennis che fanno vedere il nostro sport in chiaro tutti. Tutto aiuta per spingere il movimento, abbiamo una scuola maestri di livello». L’unico a non sorridere in questo period è Matteo Berrettini, ancora ko prima dell’Australian Open. «Mi spiace davvero tantissimo, penso sia anche una questione mentale: se riuscisse a giocare 3-4 mesi per ritrovare il ritmo gara, sono sicuro che potrebbe tornare ai suoi livelli», conclude Fabbiano.

Thomas Fabbiano, la carriera

Da professionista si è spinto fino al 70esimo posto. Da ricordare alcuni successi importanti. Nel 2017 vince la prima partita in uno slam agli Us Open, battendo John-Patrick Smith ma deve arrendersi a Paolo Lorenzi ai sedicesimi di finale. Il 18 settembre è 70esimo nel ranking Atp, il suo miglior piazzamento di sempre. Nel 2018, poi, i quarti di finale a Istanbul nel torneo 250, il secondo turno al Roland Garros ma soprattutto il primo exploit a Wimbledon, dove batte Stan Wawrinka e arriva ai sedicesimi, perdendo contro Stefanos Tsitsipas. Anche nel 2019 raggiunge i sedicesimi a Wimbledon, battendo questa volta Tsitsipas, in quel momento numero 6 al mondo. Perde, al terzo turno, contro Fernando Verdasco. Agli Us Open dello stesso anno batte Dominic Thiem, numero 4 al mondo. Ha avuto un rapporto speciale con Roger Federer, con cui si è spesso allenato, facendo da partner. Tra Challenger e Itf ha vinto 18 titoli. Adesso va diritto per la propria strada e saluta il tennis. Mancherà allo sport pugliese.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Gennaio 2024, 22:42
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