Tokyo 2020, Dell'Aquila conquista l'oro nel taekwondo: il ventenne entra nella storia. Da Mesagne al trionfo ai Giochi

Tokyo 2020, Dell'Aquila prende l'oro nel taekwondo: il ventenne entra nella storia. Da Mesagne al trionfo ai Giochi

Vito Dell'Aquila conquista l'oro nel taekwondo a Tokyo 2020.  Dopo l'argento di Luigi Samele nella sciabola, la medaglia d'oro di Dell'Aquila è la seconda dell'Italia, ma la prima del metallo più pregiato.  

 

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Il brindisino di nemmeno 21 anni, dopo aver battuto l'argentino Guzman in semifinale per 29-10 in una semifinale spettacolare, affronta il il tunisino Mohamed Khalil Jendoubi per un oro che sarebbe un'impresa sportiva incredibile per Vito Dell'Aquila. Il giovanissimo italiano, infatti, potrebbe vincere l'oro alla sua prima partecipazione ai Giochi Olimpici. 

Alle ore 21:45 giapponesi, le 14:45 in Italia inizia la caccia all'oro di Vito Dell'Aquila che nei tre round da 2 minuti cercherà di conquistare la medaglia dal metallo più pregiato. A 20 anni è già il numero due del ranking mondiale e Vito a tutta l'intenzione di regalare il primo oro all'Italia.

Vito, conosciuto in Nazionale come il «cavaliere oscuro», parte subito con convinzione e molta concentrazione. Ma il tunisino ha leve molto lunghe e si diostra un avversario davvero ostico. Jendoubi entra con due calci: il primo alla testa e il secondo al corpo, ma Vito risponde con un ottimo colpo al corpo. Alla fine del primo round Jendoubi conduce 5-2.

La seconda frazione di gioco si apre subito a grande ritmo. Al calcio di Jendoubi rispndono i due colpi di Vito Dell'Aquila (7-6 per il tunisino). La velocità di gambe del suo avversario è un probema per Vito, ma il brindisino non molla. Il secondo round termina 9-8 per Jendoubi.

Tutto si giocherà nell'ultimo round. Un punto di differenza nel Taekwondo non è niente e Vito Dell'Aquila lo sa bene. Due minuti che separano dall'oro olimpico. Un'attesa infinita per la decisione dell'arbitro vista dai giudici, conferma l'ammonizione a Vito, ma il brindisino con un grande colpo al busto conquista il 10-10. Vito Dell'Aquila conquista l'oro olimpico in rimonta con uno splendido 16-12 maturato negli ultimi 40 secondi.

Chi è Vito Dell'Aquila

Vito nasce a Mesagne, in provincia di Brindisi, il 3 novembre del 2000, quindi a neanche 21 anni la sua prima finale alle Olimpiadi è un record per le arte marziali azzurre. Scopre il taekwondo e l'amore per esso sin da subito, a 8 anni per l'esattezza, rifugiandosi nella palestra del suo primo vero maestro Roberto Baglivo. Nonostante le grandi doti e il futuro promettente, come ha finalmente dimostrato oggi incidendo il suo nome nella storia dello sport olimpico azzurro vada come vada, rimane legato alle sue radici, e ottiene la maturità scientifica nella città natale, diplomandosi al liceo Epifanio Ferdinando di Mesagne. Il primo fondamentale successo arriva meno di 19 anni dopo la sua nascita, nel 2019 con la vittoria del titolo europeo nella categoria 58 kg (la stessa di queste finali olimpiche) a Bari. Un mese, in terra russa, si leva la soddisfazione di vincere un altro oro storico al Grand Prix Final di Mosca, competizione riservata ai migliori 16 del ranking mondiale, dove batte addirittura il numero uno assoluto Jun Jang.

Vita privata Non è trasparso ancora molto dalla vita privata del giovane mesagnese, che però ha un profilo Instagram abbastanza attivo su cui mette in mostra i suoi interessi: il mare della Puglia, gli amici, gli animali ma soprattutto... il taekwondo.


Ultimo aggiornamento: Domenica 25 Luglio 2021, 10:56
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