Parigi 2024, il Cio invita atleti russi e bielorussi alle Olimpiadi e scoppia la polemica. Zelensky: «Persa l'onestà»

L'invito a far partecipare gli atleti come neutrali non sembra soddisfare proprio nessuno, facendo scoppiare le polemiche internazionali

Parigi 2024, il Cio invita atleti russi e bielorussi alle Olimpiadi e scoppia la polemica. Zelensky: «Persa l'onestà»

di Niccolò Dainelli

Le Olimpiadi di Parigi 2024 sono sempre più alle porte e la questione degli atleti russi e bielorussi continua a far discutere. Il Comitato Olimpico Internazionale (Cio) prende tempo sulla loro partecipazione ai prossimi Giochi di Parigi 2024 e di Milano Cortina 2026. Ma l'invito a farli partecipare come neutrali non sembra soddisfare proprio nessuno, facendo scoppiare le polemiche a livello internazionale.

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La nota del Cio

In una nota ufficiale al termine del comitato esecutivo, il Cio comunica che «non è stata affrontata la questione» e che «ogni decisione verrà presa al momento opportuno». Intanto, però, le federazioni internazionali e gli organizzatori di eventi sportivi sono stati invitati a reinserire nelle loro competizioni «a titolo individuale» e con bandiera neutrale gli atleti provenienti da Russia e Bielorussia, «purché non abbiano sostenuto attivamente la guerra in Ucraina».

«Tante guerra, nessuno escluso»

Da Losanna, sede storica del Comitato olimpico, sottolineano che nel mondo ci sono tante guerre, ma gli atleti dei Paesi coinvolti in questi conflitti non sono esclusi dalle gare: «Sono stati presi in considerazione anche gli altri 70 conflitti armati e le guerre in corso nel mondo, comprese le situazioni in Medio Oriente, Corno d'Africa e Caucaso meridionale. È stato notato che i comitati olimpici delle regioni colpite da queste guerre stanno seguendo i principi della Carta Olimpica. Non richiedono l'esclusione di atleti dei Paesi 'nemici' e consentono ai loro atleti di gareggiare in competizioni sportive internazionali senza restrizioni». Allo stesso tempo è stato ribadito «il fermo impegno dell'intero movimento olimpico» per «aiutare gli atleti ucraini in ogni modo possibile». Il Cio, infatti, «ha triplicato il fondo di solidarietà in favore del Comitato Olimpico Ucraino portandolo a 7,5 milioni di dollari».

Le polemiche 

E le reazioni a quanto dichiarato sono state immediate. In molti criticano le parole del Cio, in primis, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il simbolo della resistenza ucraina, questo pomeriggio, ha presenziato in videoconferenza con un gruppo di ministri dello Sport, di diversi Paesi, che si sono riuniti per discutere la partecipazione di russi e bielorussi alle Olimpiadi di Parigi del prossimo anno. All'apertura della riunione, organizzata da Londra, ha di nuovo contestato la presenza di atleti russi alle Olimpiadi di Parigi del 2024, che secondo lui sarebbero un «segno di violenza e impunità anche sotto una bandiera neutrale». «Mentre la Russia uccide e terrorizza - ha dichiarato Zelensky -, i rappresentanti di questo stato terrorista non hanno il loro posto nelle competizioni sportive e olimpiche. Il Comitato Olimpico Internazionale ha bisogno di onestà. L'onestà che purtroppo ha perso. I rappresentanti dello stato terrorista non devono avere posto nelle competizioni sportive e olimpiche. Non ci si può nascondere dietro una finta neutralità o una bandiera bianca perchè la Russia ormai macchia tutto di sangue, comprese le bandiere bianche, forse qualcuno vuole ignorare lo spirito olimpico per aiutare la Russia».

«Schiaffo in faccia»

Dello stesso avviso la ministra dell'Interno tedesca Nancy Faeser che in una nota ha dichiarato: «La decisione del Cio è uno schiaffo in faccia agli atleti ucraini». Secondo Faeser gli atleti ucraini «meritano la solidarietà dello sport internazionale.

Il minimo che l'Ucraina può aspettarsi è una presa di posizione chiara. Lo sport internazionale deve condannare inequivocabilmente la brutale guerra di aggressione russa. Questo è possibile solo escludendo completamente gli atleti russi e bielorussi. Il fatto che il Cio non voglia ammettere membri dell'esercito o delle squadre russe è solo il minimo e non è sufficiente». Ma anche in Russia non concordano con la decisione.

La reazione in Russia

Il Comitato olimpico russo giudica «inaccettabili» le condizioni annunciate dal Cio, che ha riammesso gli atleti russi a titolo individuale alle competizioni internazionali, ma senza poter gareggiare sotto la bandiera del loro Paese. Lo ha detto il presidente Stanislav Pozdnyakov, citato dalla Tass. E anche Veronika Stepanova, oro ai Giochi invernali di Pechino nella staffetta dello sci di fondo 4x5 km, non ha gradito la decisione del Comitato. «Egregio Cio, perché non te ne vai a quel Paese con le tue condizioni e raccomandazioni?. Io non lascerò che nessuna 'commissione' internazionale analizzi le mie opinioni, le mie convinzioni e decida se ammettermi alla Coppa del Mondo, in questo caso gareggiate voi», ha fatto sapere tramite il suo canale Telegram.


Ultimo aggiornamento: Martedì 28 Marzo 2023, 21:12
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