Domenica per chi è tifoso come me non è una domenica come le altre. All'Olimpico arriva la Juventus. Per noi innamorati a prescindere della nostra squadra - mai condizionati e schiavi di un risultato o di un piazzamento - la Juventus rappresenta "sportivamente" tutto ciò che non ci "piace" per storia e per appartenenza.
Io penso che essere romanista ed essere juventini sia veramente un modo diverso di tifare e di sentirsi parte di un qualcosa; questa corazzata potentissima, che deve vincere ad ogni costo sempre e comunque, con il numero maggiore di tifosi in italia - seppure non ha una città che possa definirsi "sua" alle spalle, una città dove possa sentirsi realmente "a casa" - sia in alcuni casi scelta - al termine di un vagabondaggio triste - da un popolo senza appartenenza.
Questa invincibile e imbattibile corazzata, è stata però toccata nel passato da alcune inchieste (sul doping o sulle intimidazioni arbitrali - come accaduto con la cosiddetta "calciopoli") che ne hanno offuscato le vittorie.
Tanti nomi incredibili e giocatori pazzeschi che però quasi mai restano nel cuore. Questi trofei vinti a profusione che vengono festeggiati con due trombette in piazza o un giro di palazzo per poi tornare tutti a casa velocemente.
No grazie, non fa per me. Lasciatemi alle mie gioie irrefrenabili. Alle mie lacrime senza risposta. Al mio perdere la voce gridando e cantando fino alla morte. Lasciatemi alla sconfinata bellezza di una città che forse non vince quasi mai, ma che quando vince diventa il teatro, il palcoscenico gli attori e il pubblico stesso. Diventa la festa incessante per settimane e mesi, diventa la vita che cambia. Il sorriso che me dà coraggio si tu non me voi bene.
Domenica non è solo Roma-Juventus, ma un modo diverso di vedere il calcio.
Ti amo, Roma
Ultimo aggiornamento: Domenica 9 Gennaio 2022, 21:13
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