“Ayrton Senna forever”: dai successi in pista al ritratto dell’uomo, l’indimenticato campione di F1 in una mostra senza precedenti

Un percorso immersivo e sorprendente al MAUTO - Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, dal 24 aprile al 13 ottobre

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di Sabrina Quartieri

«Fare di più e meglio di quanto sia stato mai realizzato». Un imperativo di Benedetto Camerana, Presidente del MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, che Carlo Cavicchi ha accolto e più che onorato, dando vita, come curatore, ad “Ayrton Senna forever”, la più grande e completa esposizione dedicata all’indimenticato campione di Formula 1. Un omaggio che arriva in occasione dei trent’anni dal tragico incidente nel quale il fuoriclasse brasiliano, all’Autodromo di Imola durante il Gran Premio di San Marino, perse la vita.

Ma l’epopea di Senna rappresentata in mostra va molto al di là dei suoi successi come pilota. Il percorso, visitabile dal 24 aprile al 13 ottobre prossimi, promette di essere senza precedenti e di interessare non solo i grandi appassionati di Formula 1: al suo interno c’è l’omaggio al pilota, l’idolo che ha saputo conquistare il cuore di milioni di persone con i suoi traguardi; ma lo affianca il ritratto dell’uomo dietro il mito, per una narrazione che ha qualcosa di straordinario.

Silverstone, GP Gran Bretagna, 1991. Il vincitore della gara Nigel Mansell offre un passaggio ai box al quarto classificato Ayrton Senna dopo che il brasiliano è rimasto senza carburante nell’ultimo giro. © Motorsport Images

Si annuncia un’atmosfera coinvolgente, quasi come si fosse su una pista da corsa; un susseguirsi di giochi di metallo e vetro angolo dopo angolo; un’illuminazione che sembra spaziale; tanto stupore per gli immancabili oggetti, ben oltre 250 pezzi appartenuti all’indimenticato campione, da tutte le automobili con cui ha gareggiato alle tute e ai caschi indossati, fino alle magliette firmate. E poi si lasceranno osservare da vicino i suoi ritratti, immortalati dall’amico e fotografo Angelo Orsi, mentre si faranno leggere le sue frasi, impresse sulle pareti; e, ancora, gli daranno merito i tantissimi libri usciti su di lui, volumi in tutte le lingue, sistemati come in una tribuna al posto delle persone. «Senna io l’ho conosciuto, l’ho portato anche a vedere una partita di basket, era già campione del mondo. Era pignolo, un perfezionista in ogni cosa, mi sento davvero con la coscienza pulita, so che a lui il risultato che abbiamo raggiunto sarebbe andato bene, anche se all’inizio sembrava una montagna inscalabile», ammette il curatore della mostra, partito da un foglio bianco e oggi pronto a inaugurarla.

Magny-Cours, GP Francia, 1992. Fiamme dagli scarichi della McLaren di Ayrton Senna durante le prove. © Motorsport Images / Fotografo: Rainer Schlegelmilch

Un appuntamento che è stato presentato a Roma all’Ambasciata del Brasile, dove nell’elegante cortile, fino a al 12 aprile alle ore 17, si potrà ammirare da vicino e gratuitamente la showcar della McLaren Honda MP4 /4 del 1988, replica dell’indiscussa regina di Formula 1 che accompagnò Ayrton Senna verso il suo primo titolo mondiale a Suzuka. «Siamo qui – ricorda con affetto l’Ambasciatore Renato Mosca – per ricordare la sua memoria, una memoria di successo e dedizione all’automobilismo, ma anche di attenzione verso il sociale, con i progetti di beneficienza e istruzione supportati in favore dei bambini brasiliani.

Senna è stato non soltanto un pilota straordinario, bensì un uomo che pensava alla gente, il suo desiderio era di fare qualcosa per il mondo. Noi lavoriamo tutti i giorni per raggiungere questo obiettivo. È un onore poter parlare di lui oggi, lo abbiamo sempre nel nostro cuore, come un esempio per le nuove generazioni».

La showcar della McLaren Honda MP4 /4 del 1988

«E sono già passati trent’anni. Ma il mito di Senna è sempre più vivo. Lo riportiamo tra noi con una rilettura monografica di ampia visione: la mostra, il testo, i talk», aggiunge il presidente del Museo. Oltre alla mostra, è infatti in programma il ciclo di cinque appuntamenti di incontro e dibattito che coinvolge piloti, giornalisti, progettisti e amici, gli affetti e i rivali di sempre nella ricostruzione corale della vicenda sportiva e personale del campione. Tra questi, lo speciale evento di mercoledì primo maggio 2024, un collegamento live streaming con l’Autodromo di Imola per partecipare alle celebrazioni commemorative sulla curva del Tamburello, quando il già idolo Senna, a 34 anni, lasciò tutti sgomenti per la sua improvvisa scomparsa. 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Aprile 2024, 19:44
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