Euro 2032 assegnati a Italia e Turchia: l'annuncio dell'Uefa. Gravina esulta: «Abbiamo 3 anni per fare gli stadi»

Per il nostro paese è la terza volta mentre per quello eurasiatico la prima

Video

di Redazione web

Italia e Turchia saranno i paesi organizzatori dell'Europeo 2032. Lo ha deciso il comitato esecutivo dell'Uefa riunito a Nyon. Per il nostro paese è la terza volta mentre per quello eurasiatico la prima. La delegazione italiana a Nyon è stata guidata dal Presidente federale e Vice Presidente Uefa Gabriele Gravina, con lui il Segretario Generale Marco Brunelli, il Project Manager Euro 2032 Antonio Talarico e tutto il team che ha lavorato al dossier.



Euro 2032, il Senato approva la candidatura dell'Italia: il grande calcio torna nel BelPaese? Ecco le 11 città

Per la Turchia, con il Presidente della Turkish Football Federation (TFF) Mehmet Büyükekşi, il Segretario Generale Kadir Kardaş e il Vice Presidente Mustafa Eröğüt. Per la presentazione del dossier all'Esecutivo, la scelta della Figc è andata su due Ambassador particolari: il Capo delegazione della Nazionale e primatista di presenze in Azzurro Gianluigi Buffon e la giornalista e conduttrice TV Ilaria D'Amico. L'Ambassador turco è stato invece Volkan Demirel, ex portiere della Nazionale turca (66 presenze tra il 2004 e il 2014).

Le parole di Ceferin

«Congratulazioni a tutti i candidati, è stato fatto un grande lavoro e non è stato facile. Abbiamo apprezzato davvero molto le presentazioni». Così il presidente dell'Uefa Aleksander Ceferin annunciando le sedi di Euro 2028 e 2032 che si svolgeranno rispettivamente in Irlanda e Regno Unito e Italia e Turchia. Il Regno Unito e l'Irlanda saranno le sedi del 2028.

Ulivieri: c'è soddisfazione

«C'è sicuramente soddisfazione per aver ottenuto insieme alla Turchia l'assegnazione degli Europei 2032. È una vittoria del presidente Gravina che si è speso in prima persona.

Ora si deve lavorare per organizzarli al meglio e così faremo». Lo dice all'Adnkronos il presidente dell'Assoallenatori Renzo Ulivieri dopo l'ufficialità dell'assegnazione all'Italia e alla Turchia dell'organizzazione di Euro 2032. «C'è da fare un lavoro importante sugli stadi, ben sapendo che da noi ci sono più vincoli che da altre parti per la bellezza e la particolarità del nostro territorio. Questi vincoli fanno arrabbiare alcuni a me un pò meno proprio perché deve essere primaria la difesa del nostro splendido territorio. Penso che in ogni caso si può fare un ottimo lavoro migliorando le strutture già esistenti o costruendone di nuove dove si può». 

Gravina: abbiamo 3 anni di tempo

«Abbiamo tre anni di tempo per progettare, non partiamo particolarmente svantaggiati a livello di stadi. Già tre di essi sono stati considerati in modo positivo, ne mancano due-tre e dobbiamo impegnarci a non ritenere esaurito il nostro impegno soltanto nell'individuazione delle cinque-sei realtà che potranno ospitare la fase finale», le parole del presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina. «Dobbiamo andare oltre, considerare l'edizione del 2032 come una grande opportunità per sviluppare, costruire o comunque rivoluzionare l'idea delle infrastrutture nel paese».

Per realizzare gli stadi che servono bisogna concentrare
«gli sforzi per abbattere la burocrazia ma non solo, dobbiamo far sì che ci sia una rivoluzione culturale sul tema. Uniamo gli sforzi, facciamo in modo che questo evento sia un'opportunità che non possiamo non cogliere attraverso tutte le strategie possibili. Confido nell'appoggio del Governo, ho sentito parlare di Commissario e ben venga, non illudiamoci e non pensiamo che il commissario possa essere la soluzione ai problemi degli stadi. Il commissario può favorire e agevolare, ma è uno degli elementi. Gli altri li dobbiamo individuare attraverso la maturità di tutta la classe dirigente del calcio italiano».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 11 Ottobre 2023, 13:53
© RIPRODUZIONE RISERVATA