Juve, Pogba non vede l'ora: «Fidatevi di me». E Allegri per il Bologna ne recupera cinque

Juve, Pogba non vede l'ora: «Fidatevi di me». E Allegri per il Bologna ne recupera cinque

di Timothy Ormezzano

«Juve, riprendiamoci il posto che ci spetta. Torniamo a vincere». Lo ha detto Danilo, lo ripete Pogba: si può fare di più, proprio come cantano in quel noto brano sanremese. Il fuoriclasse francese si racconta in una lunga intervista al magazine GQ. Parla del suo ritorno in bianconero dopo sei anni al Manchester United: «Era il momento giusto per ritrovarci, si tratta di una bella sfida sia per me che per la Juve». È convinto che nessun colore gli doni come il bianconero: «Questa maglia è speciale, tira fuori il meglio di me».
Il Polpo si impegna ad accorciare i tempi per provare a rispondere presente all'appello di Juve-Benfica, il big match che il 25 ottobre potrebbe riaprire ai bianconeri le porte degli ottavi di Champions: «Prometto che lavorerò duro per tornare il prima possibile dice il numero 10, al giro di boa dei due mesi di prognosi post intervento al menisco lesionato -, così da aiutare la squadra a raggiungere le vittorie che merita». E assicura di non temere il peso della responsabilità: «Sono diventato come Pirlo, Buffon, Chiellini. Ora tocca a me fare alla Juve quello che hanno fatto loro».
Aspettando il rientro dei lungodegenti Pogba e Chiesa, il tecnico Allegri può comunque sorridere. Domenica sera all'Allianz Stadium contro il Bologna potrà infatti contare sui recuperati Alex Sandro, Locatelli e Rabiot.
Arruolabili anche Cuadrado e Milik, che hanno scontato un turno di squalifica. Insomma, la squadra virtuale Allegri dixit sta finalmente lasciando spazio alla squadra reale, imbottita di titolarissimi. Vietato più che mai sbagliare: se i jolly sono finiti da un pezzo, adesso cominciano a venire meno anche gli alibi. Con buona pace dei molti nostalgici di Conte, l'ex tecnico bianconero rispedisce al mittente le indiscrezioni che lo segnalano nei radar juventini per la prossima stagione: «Parlarne in questo periodo è una mancanza di rispetto nei confronti di Allegri e anche nei miei confronti visto che lavoro al Tottenham ha detto l'allenatore in scadenza nel 2023 con gli Spurs -. Sono felice, mi sto godendo l'esperienza in Premier, sto bene a Londra».
Per rivedere Conte sulla panchina juventina non va convinto soltanto lui, il tecnico, ma anche la proprietà bianconera che nel 2014 si separò in modo piuttosto brusco dall'ex capitano diventato allenatore.
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 30 Settembre 2022, 10:45

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