Milan, un Kessie così mai visto grazie al maestro Ibra

Milan, un Kessie così mai visto grazie al maestro Ibra

di Luca Uccello

Frank Kessie non ne ha saltata una. Poco (9’ con lo Sparta Praga) o tanto (nove gare su undici) è partito dal primo minuto, sempre a dannarsi per il Milan, per qualche suo compagno. Frank è diventato un giocatore fondamentale per la squadra di Stefano Pioli come per gli altri allenatori che lo hanno preceduto sulla panchina rossonera. Uno di quelli che corre sempre per due, che sa difendere ma anche attaccare. Un centrocampista che sa distruggere come costruire, inserirsi e colpire. Con la maglia rossonera Kessie ha segnato 18 reti. L’ultima a Udine: un missile imprendibile piazzato sotto l’incrocio. La seconda in questo inizio di campionato. Per lui quattro stagioni, con quella attuale, in rossonero. Per 112 presenze in campionato, 20 in Europa League, 12 in Coppa Italia più una finale di Supercoppa. 
Numeri che confermano l’importanza del centrocampista originario della Costa D’Avorio, l’unico a salvarsi dalla tratta Milano-Bergamo, a non fallire come è successo per Caldara e per le stesse ragioni Conti. Giocatori sfortunati prima di tutto per via di infortuni che ne hanno condizionato il rendimento. 
Kessie invece è subito entrato nel motore rossonero, non ne è mai uscito.

Ha aumentato i giri, è cresciuto con l’arrivo di Ibra e pensare che ha solo 23 anni. Un po’ come è successo a tutti i suoi compagni. Zlatan che ha strizzato l’occhio (o è una semplice provocazione?) alla sua Svezia con un post su Instagram. 


Ultimo aggiornamento: Martedì 3 Novembre 2020, 07:00

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