Lazio, notte tragica: stregata dal Napoli di Mertens. Sarri: «Squadra senza continuità»

Lazio, notte tragica: stregata dal Napoli di Mertens. Sarri: «Squadra senza continuità»

di Enrico Sarzanini

Troppo Napoli, poca Lazio e un 4-0 che pesa come un macigno. Ritorno da incubo al Maradona per l'ex Sarri in una gara senza storia che condanna i biancocelesti alla seconda sconfitta di fila in campionato. La squadra di Spalletti impiega poco meno di mezz'ora per chiudere la pratica: sblocca Zielinski la doppietta di Mertens stende la Lazio che nel finale viene stesa dalla perla di Fabian Ruiz. Gara da dimenticare per i biancocelesti praticamente mai in partita e in balia di un Napoli a dir poco perfetto, l'unico sussulto la traversa scheggiata da Acerbi. Una gara che conferma il ruolino da incubo lontano dall'Olimpico per la squadra di Sarri che in trasferta ha subito ben 17 gol dei 25 totali ed ha vinto una sola gara su sette. Come se non bastasse Pedro tiene in ansia Sarri: lo spagnolo, il migliore in campo, è stato costretto al cambio per una botta al ginocchio che dovrà essere valutata.
Sconsolato Sarri: «C'è poco da dire l'approccio era sbagliato e su due gol ci abbiamo messo del nostro.

La Lazio era disattivata e questo purtroppo succede ciclicamente che mi preoccupa e che difficilmente si potrà risolvere. La classifica? Senza continuità sarà dura risalire». Sconfortato il capitano Ciro Immobile: «Per prima cosa dobbiamo chiedere scusa ai tifosi. E' inutile parlare della gara e di quello che non abbiamo fatto, serve rialzare la testa subito perché prima della prossima sosta ci sono tante partite. Serve reagire ma soprattutto continuità perché non è la prima volta che ci fermiamo così». L'attaccante non cerca scuse: «Abbiamo un atteggiamento sbagliato così come a Bologna e Verona. Quando scendi in campo con questo spirito vieni punito se poi lo fai con una squadra forte come il Napoli diventa tutto più complicato. Ci siamo riposati poco? E' un alibi e noi invece dobbiamo fare di più senza troppe scuse. Dobbiamo tornare ad essere un gruppo, a lottare tutti insieme ma è una questione di mentalità».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 29 Novembre 2021, 08:28

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