Un’occasione da afferrare al volo. L’ultimo treno per restare in sella e conquistare un posto nella Lazio del futuro. Undici partite per convincere, dare una sostanziosa mano per la ricorsa Champions e trovare la conferma. Almeno in otto sono in ballo, forse qualcosa di più. Alcuni sono casi disperati, quasi al limite e di chance ne hanno davvero poche, come Hoedt e Musacchio, ma mai dire mai. Altri invece sono calciatori che hanno avuto poco spazio, ma che danno la forte sensazione di poter essere importanti e preziosi.
TALENTO SPRECATO
Il caso più emblematico è Andreas Pereira, il brasiliano-belga del ’96, scuola Psv-Manchester United, che fino ad ora, nonostante ci siano state ben trentotto partite sul calendario, tra campionato e coppe, abbia collezionato appena 613 minuti a fronte di 25 presenze. Una miseria considerata l’esperienza e il bagaglio tecnico del giocatore che, ogni volta che è stato chiamato in causa, ha dato prova di poter essere uno su cui puntare decisamente. Il riscatto è una cifra alta che raggiunge i 27 milioni, ma ci sono alcune postille sul contratto che farebbero abbassare la somma di due o tre milioni. La Lazio, che ha la priorità su altri club, lo vorrebbe trattenere, lui, nonostante abbia giocato poco, vuole restare. Di recente ci sono state telefonate tra i due club e non sono escluse sorprese come quella di rinnovare il prestito (pagando) o trattare a cifre più ragionevoli il riscatto e acquistarlo, magari dopo la cessione di un giocatore, vedi Correa. Il rapporto, comunque tra Lazio e United, è ottimo, ogni scenario è possibile. Un altro che è sulla bocca si tutti è il kosovaro Muriqi. Su di lui pesano come un macigno i 18 milioni di euro spesi per prenderlo dal Fenerbaceh. Ma come per Pereira la sua gestione non è stata proprio eccellente, anche perché, visto il suo primo anno, non è semplice imporsi, giocando col contagocce o entrando nei minuti finali. Le sue responsabilità ci sono, soprattutto per i soldi investiti, ma le attenuanti non gli mancano affatto. In Turchia si parla di un suo ritorno in patria, di liti tra la sua ex squadra e il Galatasaray, ma sono tutte “bufale”, la Lazio non ha alcuna intenzione di cederlo. Anche lui però dovrà sfruttare gli ultimi due mesi per mettersi in mostra e far vedere qualcosa di più. Discorso identico da applicare a Fares che, come Muriqi, ha avuto problemi, ma che fino ad ora ha fatto vedere poco.
QUASI SULLA PORTA
Chi spera nelle prossime undici partite di far ricredere l’ambiente e la società sono Hoedt e Musacchio.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 29 Marzo 2021, 07:30
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