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Milan, Torres può aspettare: contro la Juve
Inzaghi confermerà l'attacco di Parma
di Luca Uccello
MILANO - Juve o no, Filippo Inzaghi non cambia. Nemmeno per Fernando Torres. Il falso nueve funziona, porta vittorie, spettacolo e tanti applausi: i primi quelli di Silvio Berlusconi. Lo spagnolo avr spazio, ma non ora. Magari marted a Empoli. E anche per El Shaarawy l'appuntamento sar nel turno infrasettimanale. Meglio non rischiare. C' tempo per far sedere in panchina Jack Bonaventura e rilanciare il Faraone ieri tornato ad allenarsi in gruppo.
Deciso il portiere come il restante undici anti-Juve. Abate e De Sciglio (ma Armero?) a spingere, Rami e Zapata pronti a prendersi la loro prima rivincita (con gli sgraditi Zaccardo e Mexes nuovamente a disposizione, pronti a prendere posto in panca e non in tribuna). Non si cambia in mezzo al campo con De Jong, Muntari e Poli. Tutto uguale in avanti con Menez a fare quello che vuole là davanti insieme a Honda e per il momento Bonaventura con compiti un po' più difensivi rispetto a ElSha.
Un Milan fatto e finito che non dovrebbe regalare nessuna sorpresa di formazione, con la certezza che tra Empoli e Cesena ci sarà un po' di spazio anche per gli altri. Il problema è noto: una rosa ampia per giocare una sola competizione. Oggi a Milanello sbarcherà Barbara Berlusconi per dimostrare la vicinanza della società. Sabato sera contro Allegri Fernando Torres dovrebbe andare in panchina, visto anche che ieri non si è allenato. Siederà al fianco di Pazzini, il suo teorico, concorrente per un posto nell'attacco rossonero. Già, teorico perché con questo Menez è difficile pensare di cambiare. Pippo da calciatore viveva di scaramanzie, fortunate abitudini e ora che fa l'allenatore l'andazzo è lo stesso. Quindi «squadra che vince non si cambia...».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Settembre 2014, 10:18
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