La vita in carrozzina di Laura, 20 anni:
tra l'università e il basket al Santa Lucia

La vita in carrozzina di Laura, 20 anni: tra l'università e il basket al Santa Lucia
ROMA - La vita romana in carrozzina di Laura: la passione per l'archeologia e il basket al Santa Lucia Libri e canotta. Lo zaino di Laura ne mostra la nuova vita. Mancano pochi minuti all’inizio dell’allenamento, quando con un bel sorriso comincia a raccontarsi.

La passione per l’archeologia l’ha spinta a trasferirsi a Roma, per studiare presso l’Università La Sapienza, quella per la pallacanestro a diventare parte del Santa Lucia. «Credo di aver scelto il meglio per coltivare due grandi sogni», dice.

L'allenatore Carlo Di Giusto ha gettato immediatamente nella mischia la ventenne padovana, che si è fatta trovare pronta. Partite di sacrificio, attenzione e intensità difensiva. È stata in campo con coraggio nei due titoli stagionali, Supercoppa e Coppa Itali, a fin qui vinti dal club. «Il posto in quintetto base mi ha sorpreso. Non mi aspettavo di giocare subito quaranta minuti. Ho superato i limiti mentali che presumevo e mi ponevo, scoprendo invece che posso tenere quei ritmi. Voglio vivere tutto con determinazione. Avverto la pressione, ma questa opportunità è fondamentale per il mio cammino», prosegue.



Sabato al Pianella di Cantù è in programma gara due della finale scudetto. Sette giorni fa il Santa Lucia ha compiuto il primo, vincendo 66-51. Ora compiamo un passo indietro. È il giorno di Natale. Nel 2006 il destino disegna un percorso alternativo per Laura. Una caduta, apparentemente banale, in casa le provoca un’ischemia. Le gambe non reagiscono più. Nel delicato passaggio tra infanzia e adolescenza occorre reinventarsi. «Vieni in palestra a provare». Il breve spazio testuale di un sms, inviato da un’amica, accende la scintilla per abbattere il grande muro: «È necessario buttarsi. Non puoi nasconderti alla vita. Lo sport ti distrae, anche dai pensieri. In tanti, dopo un trauma o a causa della malattia, si rinchiudono in casa: non è giusto imporsi una seconda ferita», aggiunge. Nel 2010 con la Padova Millenium Basket ha iniziato a mirare la retina, fino ad approdare in Nazionale. Sappiamo bene quanto un buon maestro possa schiudere nuovi orizzonti. Tra i banchi del liceo, Laura ne ha trovato uno. Oltre a trasmettere nozioni, le ha acceso una luce particolare per la storia d’arte greca e romana. Il toccare da vicino alcuni reperti archeologici ha fatto il resto.



Alla Sapienza viaggia con una media voti alta e da settembre si avvicinerà agli scavi. «Ritengo indispensabile conoscere la cultura che ci ha preceduto, comprendere l’influenza che permane. Mi stimola un fortissimo interesse per la vita degli altri. I miei ostacoli fisici non mi impediranno totalmente di partecipare agli scavi. E poi nello stesso ambito posso occuparmi di molte cose. Perché rinunciare?» La lettura è il suo principale passatempo, predilige la saggistica. E poi c’è da scoprire la Città eterna: «Temevo avrei faticato a integrarmi, soprattutto nelle prime settimane, mentre ho dei fantastici compagni di squadra e ho fatto amicizie anche in facoltà. Non potevo attendermi accoglienza migliore», conclude.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 15 Maggio 2015, 09:33
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