La prima donna con sindrome di down a completare la Maratona di New York è Kayleigh Williamson: il video commovente al traguardo

L'obiettivo della maratona di New York non era semplicemente un ostacolo personale per Kayleigh, ma anche un modo per onorare la nonna, morta nel 2021

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Il fine settimana appena trascorso ha visto la 33enne Kayleigh Williamson, una giovane donna con sindrome di down, riuscire a completare - per la prima volta nella storia - la maratona di New York, un primato incredibile che l'ha riempita di gioia e soddisfazione.

Dopo aver corso al fianco della figlia per oltre dieci ore, la mamma Sandy ha dichiarato alla rivista People: «Per lei è stata un'emozione grandissima, specialmente alla fine, gli ultimi 3 chilometri». 

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La storia di Kayleigh e del suo successo

La mamma, Sandy, non nasconde che verso la fine sia stata estremamente dura per Kayleigh: «Le facevano molto male i muscoli e aveva varie difficoltà di questo tipo.

Ma lei non si è fermata, non voleva darsi per vinta», e ha fatto bene perché la 33enne è riuscita poco dopo a tagliare il traguardo. 

Mentre racconta l'esperienza, Kayleigh è ancora commossa e afferma che non dimenticherà mai di avere, nel suo piccolo, fatto la storia: «Mi sono sentita una diva e per tutta la gara cercavo di sistemare i capelli. Alla fine ho fatto la danza della vittoria sul traguardo».

La maratona di New York non è certo la prima maratona di Kayleigh, che ne ha già corse circa venti, anche se non fino alla fine, e completato quella di Boston. La sua passione è iniziata nel 2017, quando alla nonna è stato diagnosticato l'Alzheimer: «Ho deciso di migliorare il mio stile di vita e renderlo più sano», dice Sandy, «così abbiamo iniziato ad andare a correre e Kayleigh ha voluto fare qualche corsa al mio fianco».

L'amore per la corsa è sbocciato nel cuore di Kayleigh e sono iniziati gli allenamenti intensivi per affrontare sfide sempre più difficili: «Lo faccio perché mi fa sentire felice», afferma. L'obiettivo della maratona di New York non era semplicemente un ostacolo personale, ma anche un modo per onorare la nonna, morta nel 2021: «Sul retro della sua maglietta», dice infatti Sandy, «c'è scritto "Corsa in memoria di mia nonna, perché la memoria è importante, sensibilizzazione per l'Alzheimr».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Novembre 2023, 11:20
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