Notte brava in ritiro, quattro azzurri
dell'Italvolley cacciati dal ct Berruto

Notte brava in ritiro, quattro azzurri ​dell'Italvolley cacciati dal ct Berruto
Il ct dell'Italvolley, Mauro Berruto, ha cacciato quattro giocatori dal ritiro di Rio de Janeiro, dove gli azzurri si stanno preparando in vista dell'esordio di mercoledì alle finali di World League. Il capitano Dragan Travica con Ivan Zaytsev, Giulio Sabbi e Luigi Randazzo sono stati esclusi per motivi disciplinari dopo essere rientrati sabato sera in ritardo rispetto agli orari concordati.





Il ct aveva concesso alla squadra un giorno di riposo domenica ma i quattro giocatori ne hanno approfittato per fare tardi anche la sera precedente senza l'autorizzazione, disattendendo così «indicazioni acquisite da tutto il resto della squadra», come si legge nel comunicato della Fipav. Berrutoha quindi deciso di dare un segnale forte al gruppo facendo scattare un provvedimento che lo priva di alcune pedine fondamentali. I quattro giocatori partiranno oggi stesso con un volo che li porterà in Italia. Al loro posto il ct ha chiamato Davide Saitta, Iacopo Botto e Gabriele Nelli, che arriveranno in Brasile domani. «Il presidente federale Carlo Magri, confermando la propria fiducia nel tecnico e nello staff, ha espresso il proprio disappunto e la propria amarezza per quanto accaduto alla vigilia di una manifestazione così importante; episodio che tra l'altro verrà attentamente esaminato in ambito federale. Contestualmente il presidente auspica una positiva e pronta risposta da parte di tutta la squadra», si legge ancora nella nota della federazione. Gli azzurri debutteranno alle finali di World League mercoledì sera contro la Serbia.



"DECISIONE DOLOROSA, MA LA MAGLIA AZZURRA VA RISPETTATA" «È stata una decisione molto dolorosa ma necessaria. Voglio che sia chiaro a tutti coloro che indossano la maglia azzurra che il rispetto dei ruoli, delle persone e delle regole è al centro di qualunque progetto tecnico». Mauro Berruto, ct dell'Italvolley, commenta così all'Adnkronos l'allontamento dal ritiro azzurro di Rio de Janeiro dei quattro azzurri Dragan Travica, Ivan Zaytsev, Giulio Sabbi e Luigi Randazzo per motivi disciplinari. L'episodio arriva a due giorni dall'esordio dell'Italia nelle Final Six della World League contro la Serbia: «Sono consapevole che si tratta di un'azione molto importante in prossimità di un evento importantissimo per la nostra stagione, ma proprio per questo ha un significato ancora più ampio», spiega al telefono Berruto. «Voglio davvero che sia chiaro a tutti che qualunque progetto tecnico non potrà più prescindere dal rispetto che merita una nazionale come quella italiana, con la sua storia, bellezza e importanza. Sono ben consapevole della risonanza di questa decisione, della quale mi assumo ogni responsabilità», evidenzia il ct.

Berruto conferma che l'esclusione dei quattro azzurri è «una decisione condivisa con la federazione che rappresentiamo portando in giro la maglia azzurra nel mondo». «È chiaro -sottolinea- che lasciare fuori il capitano (Travica, ndr), due giocatori come Zaytsev e Sabbi che hanno trovato tantissimo spazio nel sestetto e un ragazzo di prospettiva e risorsa delle giovanili come Randazzo è una decisione che ho preso tutt'altro che a cuor leggero. La squadra perde risorse tecniche, ma è una cosa su cui ho ragionato e sono certo che quelli che restano interpreteranno il loro compito nel modo migliore possibile». «Non cambiano i nostri obiettivi -assicura-, abbiamo tanti giocatori importanti e ora si tratta di 'chiudere la testa nello scatolone' per ragionare in maniera esclusiva sui quello che ci capita». Presto per dire se in futuro i giocatori rispediti in Italia troveranno ancora spazio in nazionale: «Questo tema sarà oggetto di una triangolazione non solo fra me e gli atleti, serve un confronto con la federazione. La mia è una decisione tecnica, poi è ovvio che altre eventuali iniziative (come un procedimento disciplinare, ndr) spettano alla Fipav. In questo momento è ancora presto ed è evidente che mi interessa ragionare solo sulle Final Six». L'esclusione è stata decisa dopo «una riunione collegiale», spiega ancora Berruto. «La reazione dei giocatori? Non è nel mio stile mettere le parole in bocca agli altri ed è anche giusto che siano loro ad esprimere il proprio punto di vista». I quattro azzurri sono stati puniti per essere rientrati in ritardo sabato notte: «Ma -precisa il tecnico- non conta l'episodio in sé. Non farebbe alcuna differenza se avessero preso un tè alle cinque del pomeriggio. Il problema non sono gli orari. C'è sta la deliberata volontà di non seguire una indicazione molto chiara».
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Luglio 2015, 08:58
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