Vittoria Puccini protagonista nella fiction “Non mi lasciare” su Rai Uno: «Svelo i pericoli del dark web»

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 Nella realtà italiana il fenomeno dei crimini informatici, anche legati alla pedofilia, è in preoccupante crescita, lo dicono le news. Dal 10 gennaio il tema, delicatissimo, arriverà anche su Rai1 con la fiction “Non mi lasciare”, 8 episodi in 4 prime serate che esplorano i pericoli del dark web con la storia di Elena Zonin, alias Vittoria Puccini, vicequestore del Cncpo (Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online) che indaga su una serie di crimini contro i bambini insieme al collega Daniele Vianello/Alessandro Roia, sullo sfondo di una Venezia suggestiva e misteriosa. «È bello che la Rai abbia avuto il coraggio di affrontare questo tema - dice l'attrice, già protagonista negli scorsi anni di serie crime come “Il processo“ e “La fuggitiva” - Dopo aver girato la serie e aver conosciuto meglio questo mondo, le mie preoccupazioni di mamma sono inevitabilmente aumentate. Gli strumenti tecnologici che oggi hanno a disposizione i ragazzi con internet e i social hanno un potenziale incredibile, ma bisogna usarli in sicurezza. È importante parlare dei pericoli con i ragazzi, ascoltarli e dialogare costantemente con loro: non bisogna avere paura della realtà, ma è necessario confrontarsi ed essere consapevoli».

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«Il web è un iceberg, sotto la parte emersa ci sono degli abissi profondi», avverte il regista Ciro Visco. In Non mi lasciare, che si apre col ritrovamento del cadavere di un adolescente in un canale di Venezia negli abissi la rete diventa una ragnatela che invischia progressivamente sempre più ragazzini nell'oscurità. «Anch'io, da papà di bambini piccoli, ho paura dei pericoli del web aggiunge Roia perciò cerco di gestire la loro voglia di usare i device e la tecnologia, ma il web è un arricchimento e conoscere quel mondo è già una possibilità di trovare una soluzione». Per Vittoria Puccini, che nella serie torna in laguna dopo essere sparita per 20 anni senza spiegazioni, il personaggio di Elena è una nuova occasione per sperimentarsi con una protagonista dalle molte sfumature, e dalle tante ombre. «In questi 20 anni di carriera dice - ho avuto la fortuna di interpretare, soprattutto in tv, molte protagoniste e tante donne diverse, interessanti da portare in scena. Oggi c'è più attenzione su certi ruoli femminili e spero ce ne sarà sempre di più, mi auguro che si vedano sempre più donne che non sono solo eroine, con una sola faccia positiva, ma donne reali, con le loro fragilità, i loro errori, le loro paure. È interessante scavare nelle zone d'ombra e nei dolori nascosti».
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 6 Gennaio 2022, 13:38
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