Saviano fuori dalla Rai, la presidente Soldi: «Auspico un ripensamento, il programma è già registrato»

«L'Amministratore Delegato della Rai, secondo le norme, ha autonomia decisionale sulla gestione aziendale e sui programmi», ha aggiunto Soldi

Saviano fuori dalla Rai, la presidente Soldi: «Auspico un ripensamento, il programma è già registrato»

di Redazione web

Roberto Saviano fuori dai palinsesti Rai è un caso aperto. Lo scrittore è stato allontanato, nonostante alcune puntate del suo programma fossero già state registrate. La presidente Rai Marinella Soldi spera in un passo indietro dell'ad Roberto Sergio: «L'Amministratore Delegato della Rai, secondo le norme, ha autonomia decisionale sulla gestione aziendale e sui programmi. Fermo restando il rispetto dovuto alle Istituzioni - prosegue - auspicherei un supplemento di riflessione interna per ricercare, in tempi idonei, una soluzione gestionale nell'interesse degli utenti e dell'azienda, tenendo conto, tra l'altro, che si tratta di un programma già registrato».

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Cosa ha detto Soldi

«Come Presidente - dice Soldi - svolgo il mio ruolo a garanzia degli utenti e dell'azienda, ricercando un approccio costruttivo; le valutazioni politiche non mi appartengono. Proprio in virtù del mio ruolo ritengo oggi di dover intervenire sul cosiddetto caso Saviano, che molti hanno paragonato al caso Facci. Vicende diverse, per quel che ciascuno ha detto e per le tipologie di programma».

 

Cosa aveva detto Saviano

«È chiaramente una decisione politica.

Hanno elaborato un codice etico che risponde ai desiderata di chi - Salvini - nel 2015 scriveva: "Cedo due Mattarella per mezzo Putin"», ha detto Saviano. A innescare l'ennesima scintilla tra Saviano e il ministro delle Infrastrutture, qualche giorno fa, un tweet dello scrittore sulla candidatura di Carola Rackete alle Europee: uno scontro social che ha portato il leader leghista a minacciare querela e gli esponenti della destra di governo a chiedere l'allontanamento dell'autore da Viale Mazzini, in nome del 'metodo Facci', con la cancellazione della striscia del giornalista e polemista prevista su Rai2 dopo alcuni giudizi sulla giovane accusatrice di La Russa Jr.

Un accostamento che Saviano respinge con forza: «Facci ha attaccato una persona inerme per difendere il potere. Io ho attaccato il potere. Non vedo molti punti di contatto», sottolinea, rivendicando la definizione di «ministro della mala vita» attribuita a Salvini, per la quale è già sotto processo: «L'ho presa in prestito da Gaetano Salvemini. Ministro della Mala Vita è chi sfrutta un territorio per fini elettorali, ma tiene ai margini del dibattito i veri problemi che su quel territorio insistono«, »credo che dal paragone con Giovanni Giolitti, che Salvemini definì appunto 'Ministro della Mala Vità nel suo omonimo libro, Salvini abbia solo da guadagnare».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 27 Luglio 2023, 17:44
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