Franco Gatti dei "Ricchi e Poveri" parla del figlio Alessio morto: «È il mio angelo, ogni giorno mi aiuta»

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«I miei colleghi e amici continuano a lavorare. Io mi sono fermato perché non salivo più con gioia sul palco». Lo ha detto Franco Gatti, ospite di Eleonora Daniele a Storie Italiane su Rai1, spiegando di aver lasciato la musica dopo il forte dolore per la perdita del figlio Alessio. Sul figlio scomparso, Gatti ha aggiunto: «Penso che Alessio sia il mio angelo, che mi venga dietro e mi aiuti».

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A spiegare il fenomeno poi è stata in passato la moglie di Gatti, architetto. «Faccio scrittura automatica, non a comando - dice - Mi sveglio di notte e sento un impulso molto forte, quando è debole mi giro dall’altra parte e continuo a dormire.
Quando è molto forte mi metto a disposizione, è una questione vibrazionale, non posso dire che sento delle voci, la mia mano va da sola, scrivo completamente al buio, la scrittura è molto scorrevole, non metto punti né virgole però, in quel momento. Scrivo senza sapere cosa sto scrivendo. Finito tutto ciò, torno a dormire, non rileggo mai subito quello che ho scritto subito. Quando decido di rileggerlo, scopro chi mi ha inviato il messaggio. Ho un’associazione in cui vengono tante persone che hanno perso figli o altri cari e inevitabilmente poi questi cari verranno da me». 

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Aprile 2019, 17:33
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