Benigni e i Dieci comandamenti su Raiuno:
"Politici e imprenditori li hanno violati tutti" -Foto
di Donatella Aragozzini
E ancora: «Solo un miracolo ci può salvare, infatti Renzi è andato in Vaticano sabato. Vorrebbe adottare il loro sistema elettorale: chi viene eletto governa a vita, senza opposizione. Anziché l'Italicum, il Vaticanum». E così via, tra una battuta e l'altra, fino alla conclusione: «Ora smettiamola di parlare della cronaca, siamo venuti per parlare della Bibbia, altrimenti finisce che parliamo tutta la sera di Rebibbia». Alle 21.50, dopo mezz'ora di battute sull'attualità e sulla questione dell'esistenza o meno di Dio («dobbiamo credere in Dio: credete all'Uomo Ragno e mi fate storie su Dio?»), il comico toscano ha iniziato ad illustrare, alla maniera sua, il libro sacro. Già, perché prima di analizzare uno ad uno i diversi punti del Decalogo, Benigni ha voluto raccontare la storia di Mosè e dell'Esodo, come una favoletta sceneggiata, «almeno sappiamo come sono arrivati a noi».
E finalmente, dopo un'ora abbondante, ha cominciato a leggere «le parole più famose del mondo», che «sono delle regole, delle leggi che hanno a che fare con i sentimenti: sono la vita declinata in dieci parole, c'è racchiuso il cielo e la terra». Per forza di cose, avendo iniziato tardi, in scaletta hanno trovato spazio solo i primi tre comandamenti – Non avrai altro Dio all'infuori di me, Non nominare il nome di Dio invano e Ricordati di santificare le feste – lasciando a stasera i restanti sette. Sempre che lo show non scateni le ire del mondo cattolico, ci ride su: «Stasera o mi arrestano per vilipendio alla religione o mi fanno cardinale».
Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Dicembre 2014, 10:20