Mario Venuti e Urban Fabula,
stasera al Quirinetta il live jazz

Mario Venuti e Urban Fabula, stasera al Quirinetta il live jazz

di Claudia Faggioni
Mario Venuti in veste di crooner per il nuovo progetto Mario Meets Jazz, con i musicisti Urban Fabula.

Com’è nata l’idea di un live jazz? «Per caso, dopo l’incontro con il talento degli Urban Fabula. Molte mie canzoni si prestano a questo tipo di lettura, è anche un’occasione per evadere dalla routine del cantautore pop. Mi diverto a fare il crooner, è una dimensione molto piacevole per me, che finora il pubblico ha dimostrato di apprezzare».

Un repertorio vastissimo «Sì, mi misurerò con qualche classico, come i brani di Cole Porter, e con i grandi successi della canzone italiana. Faremo anche qualche incursione nella musica brasiliana, una mia vecchia passione, con Jobim e miei brani come Fortuna e Per causa d’amore. Ci sarà un pezzo dei Beatles, in versione tra jazz e rythm’n blues. Pur trattandosi di un ensemble tradizionale, con contrabbasso, pianoforte e batteria, abbiamo un approccio molto moderno nell’interpretare i brani».

L’ultimo album, Il Tramonto dell’Occidente, sulla crisi dei valori occidentali, era stato scritto con a Francesco Bianconi e Kaballà «Sì, mi piace che siano gli incontri personali a far nascere le intuizioni musicali. Amo lasciarmi condurre verso esperienze e occasioni nuove».

Sta lavorando al nuovo disco. Che album sarà? «Sarà un disco pop, con un pizzico di elettronica. In contrasto con il lavoro precedente, lo spirito sarà di ritrovata leggerezza, nella quale i sensi riprendono il loro spazio. Volevo ritrovare il gusto leggero per la vita. Uscirà entro quest’anno».

Un brano che le ha cambiato la vita «Devo ammettere che Prince negli anni Ottanta per me è stato sconvolgente. Evocava un mondo fantastico, purtroppo se n’è andato troppo presto».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Aprile 2016, 09:45
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