Gué Pequeno e il rap: «Nuova generazione deludente. Sfera fa l'americano, Ghali da gangster a mamma Africa»

Gué Pequeno e il rap: «Nuova generazione deludente. Sfera fa l'americano, Ghali da gangster a mamma Africa»
MILANO – “Riconosco e rispetto il successo ma non mi interessa finire a fare il rapper pupazzo su Instagram per accontentare il pubblico. Ho usato i suoni trap, e anche il reggaeton, anni fa. E ho anticipato i tempi parlando di soldi e moda nelle canzoni: venivo attaccato e ora sono temi sdoganati”. Il rapper Gué Pequeno, si racconta nel libro “Guérriero”, dove parla della scena musicale che lo vede protagonista: “Sono rimasto Cosimo (Fini) quando il 90 per cento dei rapper è falso. Si fingono gangster o inventano un'adolescenza difficile ma se finiscono in quegli ambienti prendono schiaffi. Io non mi spaccio per malavitoso, ma ne conosco e mi rispettano”.

Le Iene, Guè Pequeno incontra l'hater che lo provoca per le tettine



Un giudizio anche fra Sfera e Ghali: “Sfera ha talento anche se si ispira fin troppo, e uso un eufemismo, a certi rapper americani. Ghali, che misi sotto contratto agli esordi, ha cambiato direzione troppe volte per essere veramente autentico: da gangster a mamma Africa ce ne passa. Mancano a tutti i testi, l'unico che fa capolavori è Vale Lambo. La Dark Polo Gang ha basi forti ma, e lo dice uno ossessionato dai marchi, parla solo di moda: fanno entertainment, se cerchi poesia vai da De André”.



Ritorna anche sul suo Jax e Fedez, con cui ci sono state scaramucce e che sarà sul palco con loro: “Con Ax non ho mai litigato e c' è rispetto. Con Fedez ho chiarito tutto quando ha riconosciuto il mio ruolo nel rap commentando la bufera che si era scatenata per una mia disavventura social (aveva postato per errore un video intimo ndr). Mi hanno invitato al loro concerto e ci sarò. Anche se il giudizio sulla loro musica non cambia: non è cool”.
Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Maggio 2018, 17:31
© RIPRODUZIONE RISERVATA