Ghali dopo le polemiche sul suo “Stop al genocidio”: «Non chiamatelo caso Ghali, per me bisognava solo parlarne»

Il rapper ha pubblicato un post Instagram con un carosello di foto e video in merito alla sua esperienza a Sanremo

Ghali dopo le polemiche sul suo “Stop al genocidio”: «Non chiamatelo caso Ghali, per me bisognava solo parlarne»

di Cristina Siciliano

L'appello «Stop al genocidio» di Ghali al teatro Ariston di Sanremo è diventato un caso. Ciò che non è andato giù è l'uso del termine «genocidio». Un riferimento alla guerra in corso in Medio Oriente che ha suscitato tensioni fortissime in Rai. Il giorno dopo l'appello del cantante, l’ambasciatore israeliano a Roma ha espresso le sue rimostranze. L’ad della Rai, Roberto Sergio, ha fatto così pronunciare durante la puntata speciale di Domenica In sul dopo Festival di Sanremo, condotta da Mara Venier, un comunicato stampa di vicinanza al popolo israeliano. Il comunicato ha suscitato lo sdegno delle opposizioni che hanno criticato anche l’atteggiamento della conduttrice. Oggi Ghali, a distanza di qualche giorno, ha fatto sentire nuovamente la sua voce in merito a tale argomento.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da Ghali (@ghali)

La replica di Ghali 

Il rapper è tornato a parlare dell'evento attraverso un post che ha pubblicato sul suo profilo Instagram mostrando una serie di foto e video che riassumono la sua esperienza a Sanremo. «Quando penso che va tutto bene nella mia vita mi ricordo che nel mondo c’è qualche problema che non posso ignorare: non chiamatelo caso Ghali, per me era solo il caso di parlarne».

Sono state queste le parole che Ghali ha scritto a corredo del post Instagram. Numerosissimi sono stati i commenti dei fan a corredo del post che Ghali ha pubblicato. «Il vincitore morale sei tu. Siamo tutti con te», ha scritto una fan. E ancora: «Sei geniale, autentico e io ti ammiro per questo. Sei incredibile, continua così».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 16 Febbraio 2024, 16:30
© RIPRODUZIONE RISERVATA