Edoardo ed Eugenio Bennato: «La ripartenza? Inutile se si dimentica la musica»

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di Mario Fabbroni
«La musica per noi è la salvezza. Ed è fondamentale nella vita di tutti. Perciò, nella ripartenza dopo questo periodo di restrizione, non va dimenticata la musica». 
Edoardo ed Eugenio Bennato hanno affidato ad una nuova canzone il loro messaggio di speranza durante il lockdown: «Ho imbracciato la chitarra e ideato le note di “La realtà non può essere questa” - dice Edoardo dalla sua casa al centro dei Campi Flegrei, proprio di fronte a Nisida -. Ho fatto sentire il brano a mio fratello Eugenio e lui ha scritto il testo». 

Terrazza sul golfo di Napoli, Eugenio Bennato è stato colpito «da immagini nuove, che mi hanno trasmesso sensazioni: come quella dell’uomo che suonava la tromba sul balcone con le note di Verdi, dedicandole a tutta l’Italia chiusa in casa». 

Cosa vuole esprimere questo brano i cui introiti vanno ai medici degli Ospedali dei Colli di Napoli? 
«La realtà è che ci ha costretto a pensare, a capire che il tempo non va sprecato, a inseguire sempre i sogni: anche quelli per “l’Isola che non c’è”», dice Edoardo Bennato. 
«C’è un prevalere del digitale, del virtuale: tutto questo non sarebbe stato possibile senza la tecnologia dentro Intenet - aggiunge Eugenio Bennato -. Ma l’uomo ha bisogno di altri gesti, non resiste solo con il virtuale. Ecco perché bisognerà cambiare anche questa realtà: la vita è tale se è “live”». 

I concerti forse sono tra le maggiori vittime dei “divieti di assembramento”...
«Tutta la nostra creatività prende corpo dall’incontro che abbiamo con il pubblico: menti che ci ascoltano e occhi che ci guardano. La gente deve tornare a vivere», chiede Eugenio. 
«Non solo - rintuzza Ediardo -. È importante pensare al futuro in una chiave ottimistica. I cambiamenti ci saranno, forse l’occasione serve anche per diventare migliori. Non immagino come saranno i concerti, la mia tournée spero si possa tenere ad ottobre».

Sul palco vedremo di nuovo insieme i fratelli Bennato?
«Un evento molto raro, meglio... - scherza Eugenio -. No, qualcosa faremo insieme». 

Oltre al brano inedito sull’éra Covid, è vero che Eugenio collabora anche a un nuovo libro di Edoardo?
«Si chiamerà “Giro girotondo” e sono mie riflessioni di viaggio intorno al mondo», anticipa Edoardo. Con Eugenio che “sfotte” il fratello dal balcone: «Veramente è a me che mancano i viaggi... Però anche stare chiusi in una stanza è un’esperienza». 
Ma la realtà non può essere questa...
«Meno male che tutti e due abbiamo le nostre chitarre». 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Aprile 2020, 14:34
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