Dopo l’anteprima mondiale alla Mostra del Cinema di Venezia, Madres Paralelas di Pedro Almodóvar è rientrato dal Lido con la gioia degli applausi ricevuti e la soddisfazione di aver fatto meritare alla sua adorata Penélope Cruz la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile. Ora il film sta per incontrare il pubblico italiano – sarà nelle sale da giovedì – con una punta di amarezza per l’esclusione dalla corsa agli Oscar, visto che per rappresentare la Spagna è stato scelto El buen patrón con Javier Bardem: «A decidere chi rappresenterà il Paese agli Academy Awards è l’Accademia del Cinema Spagnolo. Certo, mi sarebbe piaciuto che fosse Madres Paralelas, ma che posso dire?», commenta il regista. Che nel film unisce la storia personale di due madri single di generazioni diverse e con emozioni contrapposte rispetto alla loro maternità – Janis/Penélope Cruz e Ana/Milena Smit (foto) - con la Storia del Paese e delle tante vittime non sepolte della guerra civile. «La Spagna – sottolinea Almodóvar – è il secondo Paese dopo la Somalia col maggior numero di desaparecidos. La società spagnola non può considerare chiuso quel capitolo e sa di avere un debito con le vittime e le loro famiglie. Ora, come accade nel mio film, sono i nipoti a chiedere che venga pagato».
Nel percorso più intimo tracciato da Madres Paralelas c’è invece lo sguardo aperto e attento sulle donne che da sempre caratterizza il regista.
Qui, però, restituisce delle “madri imperfette”: «Scrivere il personaggio di una madre senza istinto materno è molto interessante dal punto di vista drammatico.
Ultimo aggiornamento: Martedì 26 Ottobre 2021, 09:13
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