Mangold: «Le Mans '66? Duello tra macchine in un'era romantica»
di Michela Greco
Con Le Mans ‘66, che sarà al cinema dal 14 novembre, Mangold compone prima di tutto un buddy movie in cui il progettista di auto Carroll (Damon) e l’irascibile pilota Ken (Bale) sfidano tutto e tutti con la forza della loro amicizia. «Credo che il nostro sia un film romantico – ha confermato il regista – All’epoca in quel mondo c’era più innocenza, oggi è diventata soprattutto una questione aziendale. Anche nel mondo del cinema c’è sempre una lotta tra arte e commercio, ma se la combatti vuol dire che hai scelto di entrare in quell’arena». Nelle due ore e trentadue di adrenalina di questa trascinante ricostruzione di una storia vera, Le Mans ‘66 mette in scena, naturalmente, anche la sfida tra Henry Ford II (Tracy Letts) ed Enzo Ferrari, interpretato da Remo Girone. Mentre le auto bruciano la pista e nell’abitacolo si consuma la sfida tra un uomo (il pilota) e i suoi limiti, a bordo circuito si gioca infatti la rivalità tra i due patron dagli stili opposti: se Ferrari segue composto la gara dai box, Ford va e viene dal circuito col suo elicottero. «È stato bello incarnare un personaggio importante della storia italiana, ma conosciuto anche universalmente – ha commentato Girone – Sul set gli altri attori non mi conoscevano, ma quando hanno visto che interpretavo Ferrari hanno tutti voluto farsi una foto con me»
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 9 Ottobre 2019, 08:29
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