Ermal Meta, domenica live all'Alcatraz: "Scoprirete il meglio di me"

Ermal Meta, domenica live all'Alcatraz: "Scoprirete il meglio di me"

di Massimiliano Leva
Raccontano le cronache che il primo giorni di scuola a Bari, alla domanda cosa vuoi fare da grande?, lui rispose: la rockstar. E a suo modo c'è riuscito. 

Prima come cantante in un gruppo dal nome strano, La Fame di Camilla. Poi come solista. Sino ad arrivare all'ultimo Sanremo, dove è arrivato terzo. Insomma, Ermal Meta, domenica sul palco dell'Alcatraz (già tutto esaurito), è davvero uno dei giovani talenti italiani, con ancora più orgoglio per lui che è nato in Albania ed è emigrato in Italia a 13 anni. «Sono arrivato in traghetto, con mia mamma e mia sorella e non con un barcone come qualcuno ha scritto. Qui, mi sono trovato davvero bene e sono stato accolto a braccia aperte», spiega.

Trentacinque anni, cantante, polistrumentista e compositore, il suo ultimo disco, il secondo come solista, si intitola Vietato morire. «Ma niente di funesto», racconta. «Anzi a differenza di quello che si può pensare è un inno alla vita. Anche il titolo lo è: una protesta nei confronti di chi la vita cerca di annientarla». Una passione quella per la musica nata sin da bambino: «I miei maestri musicali sono stati i Beatles. E poi mia madre, che essendo violinista mi ha passato questa grande passione per la musica. Già a tre anni mi portava a vedere concerti di musica classica».

La prima volta per lui a Sanremo è stata nel 2006, come chitarrista degli Ameba 4. «Avevo solo 24 anni, ma è stata un'esperienza propedeutica», ricorda. All'Alcatraz porta il meglio del suo repertorio, quello racchiuso nei suoi due dischi solisti. E promette: «Sarà un concerto dove chi mi conosce potrà scoprire il meglio di me attraverso le mie canzoni». 

Il 7 maggio. Alcatraz. Via Valtellina, 25 - 20 euro.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 5 Maggio 2017, 09:24
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