È primavera. Sta per iniziare la stagione dei matrimoni. Antonia ci racconta un sacco di superstizioni di cui è esperta, assolutamente da non ignorare, pena grande sciagura. Intanto, dice, per prima cosa la futura moglie non dovrebbe mai farsi da sola l’abito, neppure se sarta, rischiando la tirchieria del marito a vita. Mostrarlo al futuro coniuge, poi, è indizio certo di disgrazia, e ciò sarebbe confermato dal fatto che Eva sfoggiò la foglia di fico ad Adamo, con quel gran casino che ne seguì. Da non sottovalutare inoltre che di venere e di marte non si sposa e non si parte, perché il martedì è dedicato al dio della guerra, e il venerdì pare certo che nacquero tutti gli spiriti maligni. Non sia mai.
Sarebbe da evitare anche l’altrimenti amatissimo mese di maggio, per il fatto che questo è il momento in cui vanno in amore gli asini, da cui, in maniera non troppo velata né elegante, si dice che a maggio i somari hanno cinque gambe.
Ultimo aggiornamento: Martedì 4 Aprile 2023, 11:48
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